FIRENZE - Oggi pomeriggio, a Roma, Gianpiero Ventura incontrerà il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio e il direttore tecnico in pectore ma già operativo, Marcello Lippi, per chiudere praticamente il proprio contratto biennale con la Federazione.
E’ FATTA - Si tratterà di una riunione decisiva, per chiarire strategie e organizzazione della nuova Italia targata Ventura. In realtà molto è già stato concordato, grazie al lavoro preparatorio svolto sia da Tavecchio che da Lippi nei molti contatti che si sono susseguiti nei giorni caldi della trattativa, quando a un certo punto sembrava che almeno questo matrimonio non si dovesse celebrare per pressioni extrasportive.
PELLE', ALLARME RIENTRATO
AGENDA - Ventura riceverà 1,5 milioni a stagione, budget che dovrebbe comprendere anche i suoi tre collaboratori storici, il vice Sullo e i preparatori Innocenti e Zinetti; il contratto, nelle intenzioni federali, dovrebbe prevedere una opzione per il rinnovo a favore della Federcalcio. Fatto questo passaggio odierno poi il presidente Tavecchio aspetterà il Consiglio Federale per la comunicazione ufficiale della sua scelta, che comprende anche Lippi, nel ruolo di Dt. A questo punto però l’operazione Ventura non sarà perfezionata. La firma e la presentazione saranno rimandate al dopo Europeo, con la speranza di doverla posticipare a metà luglio, segno di un lungo cammino di Conte in Francia.
FINALE DI PARTITA - Tavecchio dunque ha difeso la sua scelta finale, dopo i tentativi iniziali dello scorso marzo, con al centro Donadoni. Ci sono state settimane in cui il presidente ha pesato molti nomi, dopo averli appuntati ordinatamente su un quaderno (da Trapattoni a Fabio Grosso). C’è stato il sogno Ancelotti, l’ipotesi Spalletti, l’idea Di Francesco, fino alla short list che comprendeva Montella, De Biasi e Ventura. A spuntarla, per volere di Tavecchio, con l’ok di Lippi, è stato appunto l’uomo dei sì di giugno.