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Spagna, Luis Enrique: "Accettiamo il ruolo di favoriti"

AFPS

Il ct delle Furie Rosse ha parlato dai canali della federazione spagnola: "Non so se sono più carico che mai, ma ho grandi stimoli. Per Euro 2020 possibile che ci sia qualche sorpresa nell'elenco dei convocati"

MADRID (SPAGNA) - Il ct della Spagna Luis Enrique è tornato alla guida delle Furie Rosse dopo aver abbandonato l'incarico per stare accanto alla figlia Xana. Un 2019 da dimenticare per l'ex allenatore del Barcellona che però, sembra esser tornato con grandi ambizioni ed entusiasmo. Ai canali media della federazione spagnola, ha parlato della sua nuova avventura: "Non so se sono più carico che mai, però so che ho grandi stimoli. Non è una novità per me, perchè uno dei miei pochi pregi è proprio quello di mettere entusiasmo e il massimo impegno in tutto quello che faccio. Desideravo questo ritorno - continua Luis Enrique -, si dice che le seconde avventure non siano positive, io spero che questa sia ottima e che si possa gioire per grandi successi, sono tornato per questo. Il 2019 è stato un anno pessimo per me e la mia famiglia, mi aspetto che il 2020 sia decisamente migliore". Il nuovo anno sarà quello degli Europei, dove la Spagna dovrà rispondere presente dopo i risultati non esaltanti delle ultime due manifestazioni (Europei 2016 in Francia e Mondiali 2018 in Russia). Le Furie Rosse dovranno vedersela contro Svezia e Polonia e un'altra nazionale proveniente dagli spareggi. "Il sorteggio ci dà il ruolo di favoriti, non ci nascondiamo anche perchè non scopriamo l'America. Al di là del girone ci danno tutti per favoriti nonostante negli ultimi due tornei importanti non abbiamo fatto nulla di rilevante, ma va bene così e accettiamo il ruolo".

Possibili novità nella lista dei convocati

"Sarà sicuramente difficile - continua -, ma speriamo che i risultati diano ragione a chi ci considera favoriti. Io non vedo nessuna nazionale sopra le altre, ma questo ruolo lo darei alla Francia che è campione del mondo, anche se non la vedo superiore alle 5-6 nazionali che sono considerate tra le migliori. È un torneo breve che dura appena quattro settimane, chi arriva in finale disputa sette partite ed è importante che i convocati arrivino al torneo in buone condizioni atletiche ed è possibile che ci sia qualche sorpresa nell'elenco, magari la presenza di qualche elemento che ultimamente non era stato convocato o che non ha mai vestito la maglia della Spagna".

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