Dopo aver visto la serie tv sul Tottenham, lo immaginiamo in uno studio pieno di luci a scrivere (a penna, sempre) i nomi dei giocatori incasellati dentro ai possibili schemi. José Mourinho sta studiando da quasi due mesi la Roma, la sua prima Roma, immaginandone potenziale e prospettive. Di sicuro, non sarà una squadra rigida ma fluida. Mourinho vuole un gruppo capace di cambiare anima e corpo a seconda delle situazioni e della convenienza.
LA BASE. L’idea è partire dal 4-2-3-1, chiaro. E’ il sistema di gioco che Mourinho ha adottato più spesso in carriera. Ed è il punto di riferimento sul quale Tiago Pinto sta impostando la campagna acquisti. Ma i due portoghesi concordano su un principio: nel calcio contemporanee è impossibile sottrarsi alla flessibilità. La scarsa attitudine ai cambiamenti è stato uno degli errori che Tiago Pinto ha rimproverato a Fonseca. Lo ha capito per primo Mourinho, che nelle ultime esperienze in Inghilterra ha spesso modificato la strategia per sorprendere gli avversari.
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