Il fronte Hakimi-Paris Saint Germain diventa incandescente. Dopo alcuni giorni di empasse, dalla fi ne della scorsa settimana, i contatti tra i due club sono tornati ad essere sempre più frequenti: insomma, si tratta ad oltranza. Quella di ieri è stata una giornata di voci che si sono rincorse tra Francia e Italia. Da Oltralpe, infatti, l’operazione veniva data ad un passo dalla chiusura. Ma né da viale Liberazione né da rue du Commandant-Guilbaud, sede del club parigino, sono arrivate conferme: solo l’ammissione di un affare entrato ormai nel vivo. Ovvio che il nodo da sciogliere sia esclusivamente quello delle cifre. Tradotto, signifi ca che l’Inter non ha ancora visto le sue richieste soddisfatte. Dopo essere partiti da quota 80 milioni, nello scorso weekend, Marotta e Ausilio hanno abbassato il target a 70 complessivi: fumata bianca a 65 più 5 di bonus? Ma Leonardo non si è ancora spinto fi no a quella cifra, nemmeno considerando la parte variabile. Facile che raggiungere un punto d’intesa sia solo una questione di tempo. Anche perché l’Inter, dovendo soddisfare alcuni obiettivi economico-finanziari, legati al fi nanziamento di Oaktree, ha la necessità di completare una cessione pesante entro il 30 giugno.

Chelsea, il blitz in segreto

E il Chelsea? Ovvio che l’Inter consideri i Blues ancora in corsa. Solo che non è stato trovato l’incastro giusto tra la valutazione di Marcos Alonso, unica contropartita tecnica considerata, e il conguaglio economico (il club nerazzurro vorrebbe 55 milioni), ma soprattutto non c’è un ancora un accordo tra Hakimi e gli inglesi.

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