Christian Eriksen? Più interessato allo stato di salute dei compagni che al proprio dopo il malore che l’ha colpito nella gara d’esordio contro la Finlandia. A rivelarlo, in conferenza stampa, è stato il ct della nazionale danese Kasper Hjulmand: "Ha detto che non ricorda molto, era preoccupato lui per noi e per la sua famiglia. Nelle parole che ci ha detto è emersa tutta la sua generosità e tutta la sua grandezza come persona. È stato bello vederlo sorridere”.

Il medico della Danimarca: "Eriksen era praticamente morto"

E su Kjaer: “Un esempio per tutti”

“Ci ha detto ‘come state? Forse voi peggio di me, ma adesso sento che devo uscire per allenarmi”’. Sono orgoglioso della 'mia' squadra - ha continuato il ct sulla videochiamata avuta con Eriksen - Ieri abbiamo avuto prova di come alla base del calcio vi siano spirito di squadra, solidarietà e amore. Cercheremo di fare del nostro meglio per onorare la competizione, e ho la sensazione che ci riusciremo”. Poi le parole d’elogio per Kjaer, il primo a capire la gravità dell’episodio che ha coinvolto il centrocampista dell’Inter: “Un esempio per tutti”.