Sul filo. Alla fine, tra i tanti ballottaggi possibili, analizzati in questi giorni, quelli rimasti in piedi sono sostanzialmente due: uno previsto, l’altro molto meno. Oggi, se non addirittura domani, Mancini dovrà decidere se rilanciare Chiellini al posto di Acerbi al centro della difesa e se dare fiducia immediatamente a Chiesa rispetto a Berardi. Messo in confronto con la partita faticosa ma vincente contro l’Austria insomma ballano in sostanza uno o due cambi. A Wembley infatti, in vece di Chiello, addirittura in tribuna e ancora in fase di recupero, accanto a capitan Bonucci è stato schierato il centrale della Lazio, apprezzatissimo per altro dal ct, non solo nell’area azzurra ma anche per la personalità dimostrata in fase offensiva, fino all’assist sporco da terra per il 2-0 di Pessina.

Italia, prove di formazione

E anche ieri, sia nelle prove tattiche che nella partitella giocata dagli azzurri a Coverciano (assente solo Florenzi), Acerbi era con i titolari mentre Chiellini ha lavorato da sparring partner. Non ci fosse da venire a capo di un certo Lukaku, si potrebbe pensare che il glorioso capitano bianconerazzurro verrebbe sicuramente schierato da Mancini. In questo caso il ct vuol valutare fino all’ultimo la situazione. Certo, il primo ad alzare la mano in caso di dubbi sulle proprie reali condizioni, sarebbe senza dubbio Chiello. Vediamo dunque come evolverà la situazione: diciamo a oggi i due difensori hanno il 50% di possibilità a testa di giocare questo quarto di finale contro il Belgio. Bisogna ricordare che il difensore juventino si era fermato nel primo tempo contro la Svizzera, appena aveva avvertito un fastidio all’adduttore della coscia sinistra.

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