INVIATO A GELSENKIRCHEN - Non dev’essere facile indossare il mantello da Superman quando i tuoi compagni sembrano essere sotto l’effetto narcolettico della criptonite. Eppure, nella serataccia collettiva degli azzurri a Gelsenkirchen, Donnarumma è stato l’ultimo ad arrendersi. Lo abbiamo ritrovato statuario come nell’intervento su Manaj allo scadere di Italia-Albania di sabato, a tratti monumentale come a Wembley tre estati fa, “siderurgico” come il ferro che tanto hanno lavorato qui nella Renania settentrionale. Gigio ha tenuto un conto aperto per 90 minuti con diversi avversari: Nico Williams e Pedri su tutti, ma anche Morata, Rodri, Fabian Luiz e Yamal non sono riusciti a fargli gol.
I conti di Gigio
Hanno tutti calciato almeno un paio di tiri velenosi verso la porta dell’Italia: lui qualche volta è riuscito a volare, in altre circostanze si è limitato a pregare che finisse bene. Alla fine si è dovuto arrendere all’unico colpo arrivato dal fuoco amico: cross di Nico, spizzata di Morata, pallone addosso a Calafiori e poi dentro la porta sbagliata. La squadra di De La Fuente ha tirato 21 volte e in 10 occasioni ha centrato lo specchio.
Come Toldo nel 2000
Alla fine, Gigio ha tentato addirittura di fare gol gettandosi in avanti sull'ultimo calcio d'angolo della partita. Dovrà accontentarsi di aver portato a casa un record personale, tutt'altro che secondario: durante il match ha effettuato otto parate in questo match e l'unico portiere italiano ad aver registrato più interventi in una partita agli Europei è stato Francesco Toldo nel 2000 contro il Belgio, il 14 giugno 2000 a Bruxelles. Lo stesso Toldo che poi sarebbe stato protagonista della storica semifinale contro l'Olanda, vinta dagli azzurri ai rigori prima della beffa in finale contro la Francia al golden gol.