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Bufera Croazia-Albania, la Uefa apre un'inchiesta: c'entra anche un giocatore

La decisione dopo le proteste della Serbia per dei presunti cori razzisti, con la minaccia di ritirarsi da Euro 2024: tutti i dettagli

L'ombra delle tensioni nell'ex Jugoslavia si allunga su Euro 2024 e, dopo la 'minaccia' di un ritiro dal torneo da parte della Serbia, la Uefa è pronta ad aprire un'inchiesta per i cori razzisti contro i serbi che sarebbero stati intonati durante la partita tra Croazia e Albania, finita 2-2 e valida per la seconda giornata del Gruppo B (quello dell'Italia sconfitta invece dalla Spagna).

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Cori razzisti in Croazia-Albania, la Serbia minaccia il ritiro

Dagli spalti si sarebbe infatti udita la frase "uccidi i serbi" al 59' minuto di gioco e Jovan Surbatovic è stato perentorio: via da Euro 2024 nel caso di mancate sanzioni per i presunti responsabili. "Quello che è successo è scandaloso e chiederemo sanzioni alla Uefa. Anche se questo dovesse significare non proseguire nella competizione", ha dichiarato il segretario della Federcalcio serba.

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La Uefa apre un'inchiesta, trema anche l'albanese Daku

E nella bufera intanto è finito anche Mirlind Daku, 26enne attaccante dell'Albania che in passato ha indossato la maglia della nazionale del Kosovo e gioca per i russi del Rubin Kazan, accusato di aver guidato con un megafono alcuni cori offensivi dei suoi tifosi dopo la partita pareggiata contro la Croazia: "Fan***o la Macedonia e fan***o i serbi" le frasi contestate sui social al calciatore, ripreso in un video divenuto ben presto virale. E la palla ora passa alla Uefa...

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