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Europa League, Samp eliminata. Non basta il 2-0 in Serbia

EPA

I blucerchiati vincono a Novi Sad grazie ai gol di Edel e Muriel ma salutano l'Europa, visto il 4-0 subito all'andata a Torino

NOVI SAD - La Sampdoria salva l'onore ma non la qualificazione nel Karadorde Stadium di Novi Sad. Per chi non crede ai miracoli, una cosa scontata dopo il 4-0 dell'andata del terzo turno di qualificazione di Europa League. Ma come diceva Boskov "meglio perdere una partita 6-0 che sei partite per 1-0". La consolazione c'è: la Samp da subito sembra un'altra cosa rispetto alla partita dell'Olimpico. Più compatta, più tesa, capace di verticalizzare la manovra. Grazie anche alle decisioni di Walter Zenga: Mister Z - che alla fine vedrà salva la panchina - che nell'andata aveva toppato la formazione con ardite libere interpretazioni stavolta ha centrato tutto: anche se con qualche riserva relativa ancora al centrocampo e ai centrali di difesa, sì è capito subito che la Sampdoria del 4-0 è rimasta tra le gradinate dello stadio torinese.

LA GARA - Già nei primi minuti del primo tempo si avverte che l'aria è cambiata e al 15' pt bravissimo Muriel che spedisce palla sui piedi di Eder che tira di destro da centro area mirando nell'angolino in basso a sinistra del portiere. Nulla può Zakula per la composta gioia dell'attaccante brasiliano. Il Vojvodina inghiotte amaro e rallenta il gioco, e se Soriano avesse avuto i piedi di qualcun altro concretizzando al 37' pt un bell'assist di Krsticic (tornato fortunatamente esterno di centrocampo) sarebbe stata un'altra partita. Tanto impegno e pochi brividi hanno accompagnato la partita alla fine del primo tempo. Negli spogliatoi il bravo Zagotcic deve aver strigliato i suoi e il Vojvodina torna in campo con un minimo in più di verve forse in attesa di un minimo calo della Samp. Ivanic si rivede e anche Ozegovic, che nell'andata ha lasciato nel ricordo blucerchiato una doppietta, ma a parte qualche scossone nulla più. Al 7' st è Viviano che tiene in piedi la squadra con una paratona sul solito Ivanic che tenta la beffa su assist di Stanisavljevic. E ancora Viviano poco dopo allontana su un pericoloso corner dello stesso Stanisavljevic. La Samp sembra esser trascinata dal Vojvodina ma all'improvviso Eder decide di restituire la cortesia a Muriel. I due attaccanti blucerchiati dialogano a scapito dell'intera difesa dei serbi: Eder serve il colombiano con una parabola di tacco, Muriel infila l'angolino basso a sinistra di Zakula. La manciata di tifosi blucerchiati che si sgola in quel di Novi Sad prova a sognare. Anche la squadra di Zenga ci prova ma non riesce a concretizzare. Vince, ma non sorride. I 4' concessi dal perfettibile Raczkowski non bastano a passare il turno.

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