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Lazio, Lulic: «I fischi? Dovevamo restare tutti in campo a prenderli»

LaPresse

Il difensore laziale non risparmia critiche ai compagni dopo l'eliminazione dall'Europa League: «I fischi, come gli applausi, si prendono tutti insieme. Abbiamo pensato ai quarti senza essere qualificati»

ROMA - «Qualcosa manca sicuro, non siamo rimasti tutti in campo a prendere i fischi che abbiamo meritato. Anche qui non siamo stati una squadra. I fischi, così come gli applausi, vanno presi tutti insieme. Abbiamo qualità, dobbiamo ripartire uniti. Derby ultimo obiettivo? Il derby è sempre un obiettivo, ma ci sono anche altre partite». Le parole di Senad Lulic alla fine di Lazio-Sparta Praga sono l'ennesimo segnale preoccupante in casa biancoceleste: la sconfitta di stasera rischia di lasciare un segno profondo nello spogliatoio. 

OCCASIONE PERSA  - «Abbiamo pensato ai quarti di finale ancora prima di pensare agli ottavi. Stasera abbiamo sbagliato tutto. Perdere 3-0 a fine primo tempo è inspiegabile, è qualcosa che non accettiamo. Dobbiamo vergognarci di questo risultato, l’Europa League era l’unica cosa che ci era rimasta. Uscire così, perdendo contro lo Sparta in casa è inspiegabile.  Dobbiamo solo vergognarci. Non è andato bene niente stasera, né a livello difensivo né offensivo. Abbiamo preso 3 gol e non abbiamo segnato nemmeno un gol», ha aggiunto Lulic a Lazio Style Channel.

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