ROMA - Francesco Totti sa come si 'sbrana' il Lione, lo ha già fatto una volta. Erano gli ottavi di finale della Champions League 2006/07 e dopo lo 0-0 dell'Olimpico serviva il colpaccio in Francia. Detto-fatto, con un gol del capitano e un altro di Mancini: 0-2 e Roma ai quarti. Quello che Spalletti spera succeda anche stasera e chi sa se per rimontare il 4-2 esterno del primo round e staccare un pass fondamentale in un momento delicato della stagione deciderà di affidarsi, anche solamente a gara in corso, proprio a Totti. Dopo il mal di schiena di Palermo, quando i compagni avevano però messo in cassaforte i tre punti, stavolta il fantasista giallorosso difficilmente negherebbe il suo aiuto se la squadra ne avesse bisogno. E davanti avrebbe oltretutto una grande occasione per scrivere un'altra pagina della sua lunga e incredibile storia: dopo essere diventato nel 2014 il giocatore più 'vecchio' a segnare in Champions League (in rete a 38 anni e 59 giorni nell'1-1 in casa del Cska Mosca), un gol questa sera contro i francesi - con 40 primavere, 5 mesi e 18 giorni sulle spalle - gli darebbe lo scettro in questa speciale classifica anche in Europa League. E gli farebbe compiere un altro passo verso la leggenda.
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