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Europa amara piena anche di rimorsi

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È rimasta solo la Juve. Non è un gran bilancio per le italiane: nel conto delle squadre portate ai quarti, meglio di noi hanno fatto Spagna, Germania, Belgio, Francia e Inghilterra. Noi ne abbiamo una sola: come Olanda e Turchia. Insomma, c’è da riflettere, nel momento di salutare anche la Roma

ROMA - E così è rimasta solo la Juve. Non è un gran bilancio per le italiane: nel conto delle squadre portate ai quarti, meglio di noi hanno fatto Spagna, Germania, Belgio, Francia e Inghilterra. Noi ne abbiamo una sola: come Olanda e Turchia. Insomma, c’è da riflettere, nel momento di salutare anche la Roma. Una Roma che - pur mettendocela tutta in questa gara di ritorno - ha tanti motivi per avere rimorsi e rimpianti. Complessivamente resta la sensazione, anche se non suffragata dal risultato, che fosse superiore ai francesi. Come dicono - chiaramente - anche le quotazioni e il valore di mercato dei giocatori. Solo che la Roma ha sbagliato completamente il secondo tempo in Francia, mollando dal punto di vista psicologico forse più ancora che da quello atletico. In quella ripresa a Lione, la Roma ha incassato tre reti. E complessivamente cinque nel doppio confronto: troppe per una squadra di questo livello. Il ritorno è stato una corsa a ostacoli, anche con qualche decisione arbitrale non proprio favorevole.

Ma ha pure altri validi motivi su cui interrogarsi la Roma. È stato giusto insistere per un’ora con un disordinatissimo Peres, lasciando El Shaarawy - che aveva già dimostrato di essere in grande forma - in panchina? E’ stato giusto, in una gara in cui serviva a un certo punto personalità, concedere solo sei minuti e il recupero a Totti? Di sicuro - pur con la generosità dimostrata in questa partita ancora negli occhi - la Roma deve riflettere a freddo su un’avventura europea più che negativa. L’eliminazione ai preliminari di Champions, adesso l’eliminazione in Europa League agli ottavi. Troppo, davvero troppo poco, per una squadra che ha giocatori appetiti da tutti a livello internazionale. Ma se i primi due obiettivi sono volati via, adesso ci sono campionato e Coppa Italia. Non è certo il momento di fare bilanci definitivi.

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