MILANO - Sollevato ma ancora teso in viso per il finale del match, Vincenzo Montella ha risposto alle domande dei giornalisti dopo il 3-2 del MIlan sul Rijeka: «Dobbiamo crescere nella gestione delle partite, è abbastanza evidente - ha detto - Oggi abbiamo scalato un gradino impensabile prima di questa gara, vincendo una gara sofferta. Le partite vanno gestite anche al settantesimo. Quello che mi è piaciuto è lo spirito e l'orgoglio della squadra per ottenere questo grande risultato. E' un grande passo che ha fatto la squadra». Brividi nel finale e una esultanza rabbiosa verso Bonucci: «E' stata una gioia indescrivibile, la squadra ha messo orgoglio ed energia. Ce l'avevo un po' di più con Bonucci, perché è il capitano ed è più esperto, ma era un richiamo affettuoso». Il Milan ha presentato diversi limiti: «Dobbiamo crescere nella fase difensiva, negli automatismi. Abbiamo sofferto un po' all'inizio, poi la squadra ha provato a fare la gara, il Rijeka ha fatto una partita aggressiva, in termini di occasioni da gol potevamo fare meglio quando andavamo a dare palla agli attaccanti».
CALI DI TENSIONE - Montella dovrà lavorare sulle amnesie difensive, troppe: «Abbiamo dei cali, dobbiamo capire a cosa siano dovuti, ad un dispendio energetico forse. Sono cose su cui dobbiamo lavorare. Vengono fuori anche cose positive. Sono qui per lavorare e portare avanti un discorso tecnico, sono tutte cose su cui si può lavorare»
CUTRONE - Patrick Cutrone è stato il grande protagonista della serata: «Abbiamo pagato un calo di attenzione. Purtroppo un episodio ci stava condannando perché meritavamo di vincere la partita, l'importante e' stata rimetterla in piedi». Il "predestinato" sembra non aver paura della concorrenza: «Kalinic, Andre Silva e Suso sono tutti grandi attaccanti, possiamo aiutarci. Con il tempo riusciremo a giocare tutti e 4 insieme. Il mio obiettivo è fare del mio meglio per la squadra».