BERGAMO - Una cosa è certa: dopo aver battuto Everton e Lione nel girone di qualificazione, l'Atalanta proverà a mettere sotto anche il Borussia Dortmund nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League (all'andata finì 3-2 per i tedeschi). Così Gian Piero Gasperini alla vigilia di una gara storica: "Il fatto che siamo arrivati a un appuntamento così importante per l'Atalanta, è senz'altro un motivo di orgoglio, ma per noi è prima di tutto una partita di calcio e come tale va interpretata e preparata. Noi dobbiamo pensare solo alla partita che ci aspetta e al Borussia Dortmund. Tutto il contorno è di grande entusiasmo, attesa, anche emozione. Ma noi dobbiamo mettere tutte le nostre energie sulla partita e la massima attenzione sull'avversario che è di grande valore. Il confronto dell'andata è stato sicuramente utile. È stata una partita che in alcuni momenti è stata favorevole a una squadra e in altri momenti all'altra squadra. È stato un confronto che ha dato la sensazione della forza dell'avversario, ma anche della nostra. La gara d'andata ci deve aver insegnato cosa fare e cosa non fare: dovremo cercare di limare alcuni errori che abbiamo pagato a caro prezzo e riproporre quelle cose che hanno invece dato fastidio al Borussia. Questa sarà una partita diversa da tutte le altre, giocata su 180 minuti: l'andata è finita con il Dortmund in vantaggio, ma abbiamo anche noi le nostre chance di passare il turno e vogliamo giocarcele al meglio. Il Borussia avrà due risultati, noi avremo il fattore campo che incide. E sono convinto che tutte e due le squadre giocheranno per vincere”.
TOLOI - Il difensore brasiliano ci crede: "Ci aspetta una partita importante. Abbiamo lavorato bene in questi giorni, la squadra è pronta a scendere in campo e a fare una grande partita. Finora il nostro bilancio in Europa League è stato molto buono. Abbiamo fatto una buona partita anche all'andata, ma abbiamo fatto degli errori che abbiamo pagato. Ma è tutto aperto e abbiamo la possibilità di andare avanti".
ATALANTA, PERCASSI: «SCRIVIAMO LA STORIA»