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Lazio-Eintracht 1-2: Correa non basta, disordini all’Olimpico

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Gacinovic e Haller rispondono al vantaggio del Tucu: la squadra di Francoforte chiude il girone a punteggio pieno. Tentata invasione di campo da parte degli ultras tedeschi prontamente bloccata dalle forze dell’ordine

ROMA – Il ko di Cipro non è stato vendicato, i quattro pareggi di fila in campionato neanche. La Lazio lascia all’Eintracht l’ultima partita del girone di Europa League: i tedeschi vincono 2-1 dopo aver rimontato l’iniziale vantaggio di Correa. Una partita che non contava nulla dal punto di vista della qualificazione – Inzaghi già certo del secondo posto – ma che comunque avrebbe potuto dare alla squadra la scossa necessaria per il prosieguo della stagione. All’Olimpico non è stata assolutamente una bella serata e la colpa è dei quasi 10 mila tifosi di Francoforte presenti allo stadio: prima un bengala lanciato in tribuna Tevere, poi la tentata invasione di campo da parte di un facinoroso subito bloccato dagli agenti delle forze dell’ordine appena scavalcati i vetri che separano la Sud dal campo.

Lazio-Eintracht 1-2: tabellino e statistiche

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FOLLIA ULTRAS - Situazione sotto controllo al fischio d’inizio del match. Dopo le tensioni del pomeriggio, la zona antistante lo stadio è stata completamente bonificata e gli ultimi tifosi tedeschi sono confluiti all'interno dell'impianto. La situazione è poi degenerata nel corso della serata con gli ultras del Francoforte che hanno iniziato a lanciare fumogeni e soprattutto hanno tentato di invadere il campo subito dopo il gol di Correa.

FUORI LE STELLE - Qualche novità nell’undici di Inzaghi che deve rinunciare a Caicedo e sceglie Luis Alberto al fianco di Correa: a centrocampo la regia è affidata a Cataldi mentre in difesa accanto ad Acerbi giocano Bastos e Luiz Felipe. Un po’ di turnover per i tedeschi, già certi del primo posto, che rinunciano alle stelle Rebic e Jovic e al portiere Trapp. Il terminale offensivo è Haller, autore di un esaltante inizio di stagione avendo messo a referto ben 11 reti nelle 21 gare tra campionato e coppe.

TIMIDEZZA - I quarantacinque minuti iniziali scivolano via senza particolari sussulti con l’Eintracht che si rende più vivace nella prima mezz’ora senza però preoccupare particolarmente la porta difesa da Proto e con la Lazio che prende il controllo del gioco sul finale: di Luis Alberto prima e di Durmisi dopo le chance della squadra di Inzaghi. Alla mezz’ora i tedeschi si vedono costretti a fare a meno di Hasebe per un problema muscolare: il centrocampista giapponese è rimpiazzato da Ndicka.

RIMONTA - La ripresa è ben più movimentata: Correa sblocca al 56’ sfruttando l’ottima verticalizzazione di Luis Alberto, ma il vantaggio della Lazio è vanificato dalla meravigliosa conclusione di Gacinovic che termina sotto l’incrocio dei pali e fissa il risultato in parità. Durmisi manca il gol del 2-1 facendosi ipnotizzare dall’uscita di Ronnow mentre Haller firma il sorpasso al 71’ anche se l’azione è viziata dal fuorigioco iniziale dello stesso attaccante. Nel finale Inzaghi tenta il tutto per tutto: entrano Rossi e Lulic per Berisha e Caceres, chi va più vicino al pari è ancora Correa. Ma la situazione non cambia più e la Lazio chiude il Gruppo H a quota 9 con tre vittorie e tre sconfitte. Curiosità per gli amanti delle statistiche: i biancocelesti in Europa League erano imbattuti da ben 17 partite casalinghe.

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