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Chelsea, Sarri sicuro: «Sono convinto che resterò qui»

L'allenatore dei Blues ha parlato alla vigilia della sfida di Europa League contro la Dinamo Kiev

ROMA - Il Chelsea di Maurizio Sarri è pronto a riprendere il proprio cammino in Europa League. Dopo aver eliminato il Malmo, per i Blues c'è l'ostacolo Dinamo Kiev. Il futuro dell'ex allenatore del Napoli rimane in bilico, ma nella conferenza prima della sfida contro gli ucraini, Sarri ha dichiarato di non essere preoccupato per la prossima stagione. 

CAMBIO MENTALE - "Nelle ultime gare abbiamo cambiato la linea di pressing ma soprattutto è cambiato qualcosa dal punto di vista mentale". Poi, Sarri è tornato sulla finale di Carabao Cup persa contro Guardiola: "La finale di Coppa di Lega è stata importante: col City avevamo perso 6-0, ma siamo stati in grado di giocare al loro stesso livello. Il mio futuro non è un grosso problema, l'unico problema sono i risultati. Io voglio vincere per il Chelsea, non per me. Ma ero fiducioso prima e lo sono adesso, voglio solo pensare alle nostre prestazioni e ai nostri risultati. Per me non conta se la prossima stagione sarò qui, per me contano solo i risultati di oggi. Ma sono convinto che resterò, devo poterlo pensare se voglio fare il mio lavoro".

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CHAMPIONS LEAGUE - Il Chelsea è ancora in piena corsa per un posto in Champions League per la prossima stagione e per i Blues ci sono due modi per conquistarlo: "Possiamo conquistarci un posto attraverso la Premier ma anche l'Europa League e' un obiettivo importante". E lo spogliatoio è con il toscano: "Non è mai stato un problema, i giocatori mi rispettavano prima e mi rispettano adesso: al Chelsea sei obbligato a vincere e abbiamo avuto qualche problema di atteggiamento in due o tre partite ma non si tratta di giocatori difficili da gestire".

RITMO ALTO - "Abbiamo giocato 6 o 7 partite in più di qualsiasi altra squadra europea. Per una squadra inglese è difficile essere competitiva a marzo-aprile. Ieri abbiamo visto Real-Ajax: gli olandesi non hanno giocato l'ultima di campionato mentre il Real veniva da due partite col Barcellona, la differenza si è vista. La Premier League potrebbe fare di più per venire incontro ai club: in Italia puoi chiedere di giocare il lunedì e un giorno in più di riposo è importante. Noi invece giocheremo poche ore dopo la partita di Kiev, penso sia troppo presto".

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