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Friburgo, Streich sulla Superlega: “Ecco come gestire piccoli e grandi club. Juve? È favorita"

Alla vigilia della sfida di Europa League con i bianconeri, l'allenatore del club tedesco è intervenuto in conferenza stampa

Dopo aver eliminato il Nantes ai playoff di Europa League, adesso la Juve affronterà il Friburgo nella gara di andata degli ottavi di finale per cercare di proseguire il proprio cammino nella competizione. Alla vigilia della sfida dell’Allianz Stadium, oltre ad Allegri e Kostic, è intervenuto in conferenza stampa anche Streich, allenatore della squadra tedesca: “La Juventus è la favorita. Ci si aspetta che a Torino la Juventus vada avanti, ma niente nel calcio è sicuro. I tifosi si aspettano che vinca ma faremo in modo che non sia agevole. Noi veniamo qui per ottenere un buon risultato, per giocare un buon calcio. Domani vedremo come la prima parte di questa sfida andrà. Cosa servirà? Coraggio e capacità di difendere in modo proattivo”.

Friburgo, Streich sulla Juve: “È favorita, ma noi vogliamo un buon risultato. Superlega? Ecco come gestire grandi e piccoli club” 

Interrogato sulla possibilità di recuperare qualche giocatore, Streich ha risposto così: "Gregoritsch c'è. Ci saranno anche tutti i giovani con noi: è una bella serata ed è importante che ci siano".

Streich è poi tornato sulle sue dichiarazioni in merito alla Superlega, per cui si è sempre dimostrato in disaccordo, attaccando anche la Juve: "I regolamenti adesso sono ben studiati. Sono convinto che i grandi club dovrebbero gestire al meglio le finanze attuali. Alcuni non sono in una buona situazione finanziaria, si devono mettere in regola. Quando dei club più piccoli si trovano in situazioni finanziarie difficili, la fine è vicina. I club più grandi invece devono abbinare solidità finanziaria a buone prestazioni, ovviamente senza abbandonarci a fantasie irreali”.

Chiusura sui biglietti per il settore ospiti e i problemi nati negli scorsi giorni: “Vengo spesso e volentieri in Italia, la amo. Due anni fa ho fatto un viaggio in bici in Piemonte ed è stato bellissimo. La delusione per i biglietti non concessi ai tifosi è enorme. Noi amiamo l'Italia e le squadre italiane. Ho quasi sessant'anni: per me l'Italia è come la Germania, il massimo. È un peccato che tanti non siano venuti a Torino. Non è una città straniera. Friburgo è vicina a Torino come Colonia, la sentiamo vicina. È una decisione triste”.

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