ROMA - La Conference League 2025/26 deve ancora iniziare ufficialmente, ma già si profila un potenziale caso. Tutto ruota attorno al Crystal Palace, recente trionfatore della FA. Grazie a questa vittoria la squadra londinese dovrebbe avere accesso diretto alla prossima edizione dell’Europa League. Tuttavia, entra in gioco una normativa UEFA secondo la quale due club controllati dallo stesso proprietario non possono partecipare alla medesima competizione europea.
Europa League, due club con lo stesso presidente: cosa succede ora
Il nodo sta nel fatto che anche l’Olympique Lione ha centrato la qualificazione all’Europa League, e il suo principale azionista è l’imprenditore statunitense John Textor, che detiene anche una quota significativa (43%) del Crystal Palace. Si configura così una situazione in contrasto con le regole UEFA sulle multi-proprietà. E ora? Secondo quanto riportato dal Daily Mail, se il Crystal Palace non riuscisse a far valere le proprie ragioni presso la UEFA, si prospetterebbe una retrocessione del club dalla seconda alla terza competizione continentale, ovvero la Conference League. Questo comporterebbe la promozione del Nottingham Forest – attualmente destinato alla Conference – all’Europa League. Ma il problema non si risolverebbe così facilmente. Anche in Conference League, infatti, ci sarebbe un conflitto: il Brondby è uno dei club qualificati e il suo proprietario, David Scott Blitzer, è un altro imprenditore americano che risulta anche tra gli azionisti del Crystal Palace. Anche in questo caso, le norme UEFA vieterebbero la partecipazione di entrambe le squadre. Se la situazione non dovesse sbloccarsi con soluzioni straordinarie, lo scenario più probabile vedrebbe il Nottingham Forest disputare l’Europa League, il Brighton ammesso in Conference League e il Crystal Palace escluso da tutte le competizioni europee della prossima stagione.