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Italia, Ventura: «Basta paragoni con Conte, mi sento accerchiato»

REUTERS

Il ct alla vigilia della sfida contro Israele: «Non sono preoccupato ma serve il risultato»

HAIFA (ISRAELE) - "Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un'amichevole di lusso, questa di domani contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari": lo ha detto il ct Giampiero Ventura, alla vigilia della partita contro Israele, primo incontro del girone di qualificazione ai Mondiali 2018. "Sono stato io a fare paragoni con l'Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta fare paragoni col passato". Ventura, alla vigilia della prima partita ufficiale dell'Italia contro Israele, chiude con il passato. Il confronto con Conte pesa molto: "Se mi sento accerchiato? Io sono accerchiato dalla critica - ha detto alla Domenica Sportiva - ma questo fa parte del gioco, lo so, a volte faccio fatica a capire certe situazioni mentre mi piacerebbe parlare con gli interlocutori. Sento dire 'Conte aveva vinto 3 scudetti e Ventura no. Bene, io posso dire che mentre Conte vinceva gli scudetti, io facevo fare plusvalenze milionarie e mandavo tanti giocatori in nazionale. Anche queste sono vittorie e ognuno fa quello che può fare". Rispondendo a una domanda sulla velocità di gioco paragonata a quella di Conte, il nuovo ct ha per un attimo perso la tranquillità: "La velocità - ha anche aggiunto - è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni...".

FOTO, L'ITALIA TESTA IL CAMPO AD HAIFA

GLI AVVERSARI E LE STATISTICHE - Ventura, che non ha annunciato la formazione degli azzurri in "attesa di sapere chi farà parte della squadra avversaria", ha glissato anche sulla statistica favorevole che non vede l'Italia perdere i match iniziali delle qualificazioni da 50 partite: "Se la statistica fosse una garanzia - ha risposto sorridendo - sarebbe bello ma preferisco credere nei giocatori e nella loro voglia di migliorare". Poi è ritornato sulla partita di Bari contro la Francia, persa dagli azzurri per 3-1: "Mi aspetto un passo avanti rispetto a quello che è stato fatto in soli 3 giorni. Con Israele è una di quelle partite in cui non conta la bellezza, quanto il risultato e mi auguro sia positivo". Mister Ventura si è detto "non preoccupato" e anche Gianluigi Buffon al suo fianco si è mostrato disteso: "Nelle amichevoli la tradizione degli azzurri - ha spiegato - non è delle migliori. Ma nelle partite che contano, come domani, dobbiamo trovare gli ingredienti giusti". Ventura ha detto anche di non conoscere bene Israele: "L'allenatore è nuovo ed ha fatto per ora una sola partita". Ha precisato però di "conoscere alcuni dei giocatori della nazionale. Hanno qualità. Ma quello che conta è la squadra. E noi come squadra siamo abituati a fare cose difficili".

BUFFON SU VENTURA - Buffon poi non si è tirato indietro davanti ad una domanda se, da capitano di lungo corso, Ventura sia l'allenatore migliore che abbia avuto: "Sicuramente è tra i migliori, ma posso aggiungere che è arrivato al momento giusto e l'impronta che ha dato alle sue squadre è sotto gli occhi di tutti". E se Buffon in chiusura è tornato a definire "un gesto tra i più vili quello di fischiare un inno di una squadra avversaria come è accaduto a Bari", mister Ventura in apertura ha scelto di ricordare la scomparsa di Nenè, avvenuta, ha detto, negli stessi giorni dell'anniversario della morte di Giacinto Facchetti e Gaetano Scirea. - ha confessa to - una giornata triste". Domani sera ci sarà Israele: comincia l'avventura italiana ai Mondiali.

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