Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Italia, Ventura: «Fidatevi di me, saremo grandi»

Il ct azzurro al forum del Corriere dello Sport-Stadio: «Niente secondo posto né spareggi: in Spagna andremo per vincere»

Gian Piero Ventura, partiamo da questi suoi primi 70 giorni da ct, così diversi da ciò che ha fatto in precedenza.

«Completamente diverso! Soprattutto per il poco tempo a disposizione...Ma tutto resta stimolante, visto che è un momento particolare per l’Italia; siamo alla vigilia di un ricambio generazionale; c’è molto lavoro da fare, c’è la voglia e la possibilità di realizzare qualcosa proiettato nel futuro. A un patto».

Quale?

«Da solo non ce la posso fare, insieme, io dico, perché no? Se si riesce a mettere a fuoco l’obiettivo forse acceleriamo i tempi».

Il progetto iniziale della Figc in questo senso, prevedeva accanto a lei come DT, Marcello Lippi, invece nuovo ct della Cina...

«Sicuramente credo che ci manchi questa figura oggi: lui avrebbe avuto la possibilità di spiegare e fare considerazioni che, altrimenti, danno adito ad altro... Per esempio l’errore di comparare le attuali partite di qualificazione con quelle dell’Europeo; da una parte tre giorni per preparare la gara, nell’altro quaranta giorni per preparare l’evento. In passato ci sono state tante prestazione sotto tono in questa fase; questo detto dal ct suona come una giustificazione, mentre detto da un dt produce delle riflessioni. Insomma la figura di Lippi avrebbe potuto mettere a fuoco anche queste tipo di problematiche».

Quale è l’eredità di Francia 2016?

«L’Europeo ci ha lasciato una squadra che dal punto di vista del temperamento ha detto e dimostrato molto. Noi dobbiamo conquistare una qualificazione, in un girone fra i più difficili degli ultimi anni. Ma questa Italia era la squadra più vecchia dell’Europeo, la Nazionale più vecchia di sempre. Serve un ricambio ed in Italia questo è possibile solo gradualmente. Un esempio: l’idea di lanciare contro la Spagna, Romagnoli, talento tra i più importanti del nostro calcio, è stata giudicata un azzardo, una follia. Ma se il giocatore è potenzialmente importante, bisogna creare i presupposti perché, anche in caso di partita sbagliata, non venga bruciato. Quando ho lanciato Ranocchia e Bonucci a Bari, erano due ventenni, hanno esordito alla prima di campionato contro l’Inter del Triplete a San Siro: allora i commenti della vigilia furono identici. Dodici mesi dopo giocavano tutt’e due in Nazionale».

Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale

VENTURA: DOBBIAMO GESTIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE (VIDEO)

VENTURA AL CORSPORT, IL BACKSTAGE

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi