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Italia, Fabbricini: «Nuovo ct? Ranieri non ha nulla in meno di Mancini»

Il commissario della Figc incontra Di Biagio che sarà il traghettatore fino alla nomina del nuovo allenatore

ROMA - Roberto Fabbricini ha parlato delle prime mosse da commissario della Figc durante la trasmissione "Radio anch'io sport" di Radio 1. Oggi è in programma l'incontro con Gigi Di Biagio, tecnico dell'Under 21, e per lui Fabbricini non gradisce la definizione di traghettatore: «Il suo sarà piuttosto un ruolo di organizzatore, per valutare il percorso di entrambe le nazionali, chiedendo la sua disponibilità per le partite di marzo e giugno della nazionale maggiore. Ma parleremo soprattutto della sua attività primaria in questo momento, del percorso con l'Under 21, un fiore all'occhiello dello sport italiano. Ha un impegno europeo importante, al quale teniamo molto perché può portarci alle Olimpiadi di Tokyo».

IL  NUOVO CT - Quanto all'identikit del futuro Ct, al momento non ci sono nomi in pole, assicura Fabbricini: «Ranieri non ha nulla in meno di Mancini, ma non dobbiamo entrare in questa ottica. Si fanno nomi in maniera impropria non per il valore in sé delle persone. Claudio Ranieri ha le carte in regola, ma dobbiamo essere molto attenti da un punto di vista procedurale. Ci sono tecnici che hanno dei contratti in essere. O si rendono liberi, altrimenti è difficile chiedere ad una persona di prendere in considerazione la panchina di Ct. Tanti tecnici dell'attuale campionato italiano potrebbero benissimo essere considerati per questo ruolo, ma sarebbe un clamoroso autogol andare a chiedere la loro disponibilità senza seguire un percorso di regole. Il compito dei contatti è sulle spalle di Alessandro Costacurta, e lui sta agendo in un modo molto riservato ed amichevole».

IL SISTEMA ELETTORALE - Gli obiettivi di medio termine, prevedendo che il commissariamento della Federcalcio oscilli tra i sei mesi previsti ed un anno, dovrebbero riguardare prima di tutto «una forte connessione di conoscenza dei problemi da parte nostra con le componenti della federazione per valutarli insieme. Aspettiamo con grande fiducia la fine del commissariamento della Lega di A per avere un panorama completo. Poi si potrà andare a rivedere il sistema elettorale, il peso delle varie componenti in federazione, il format dei campionati». Un aspetto, quest'ultimo che «sarebbe meglio non venisse affrontato con questa responsabilità commissariale, ma affidato tout court alla nuova governance federale che speriamo arrivi presto. Se poi il commissariamento si protraesse per chi sa quanto...».

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