ROMA - «E allora? Restiamo intesi...». Sì, c’è un’intesa, c’è un quadro di riferimento, c’è empatia, non solo con l’amico-vice commissario Costacurta ma adesso anche con il commissario della Figc, Fabbricini. C’è insomma che Carlo Ancelotti è prossimo a una nuova svolta della sua straordinaria carriera di allenatore vincente tra Milan, Chelsea, Real, Psg, Bayern: quella che lo porterà a diventare il nuovo ct azzurro. «E allora? Restiamo intesi...». Lo scrivevamo ieri. Adesso possiamo ribadirlo: è questa la didascalia all’istantanea della svolta, la foto rubata che fissa l’atto conclusivo di un incontro fatale, avvenuto nel pomeriggio nella Hospitality Lounge del Parco dei Principi di Roma: Carlo Ancelotti che saluta Fabbricini, sotto lo sguardo consapevole di Costacurta, sulla soglia della saletta riunioni che affaccia sulla lobby del grande albergo romano. Adesso è questione di una settimana. 

QUANDO? - C’è anche una data, infatti: il Primo Maggio, giorno nel quale lui si è impegnato a sciogliere le sue riserve. Dopo di che, ogni momento sarà buono per chiudere i giochi. In questo caso comunque la scolorita festa dei lavoratori non c’entra. Sarà quello il momento di Real Madrid-Bayern Monaco. Che c’azzecca la Champions con le nostre faccende azzurre? Il fatto è che con i bavaresi in finale, anche per il tecnico esonerato scatterebbe un bonus milionario (inesigibile in caso di rescissione immediata), dettaglio non marginale.  

Fabbricini conferma: Il ct? Ad Ancelotti piace l'idea

C’è poi da chiarire un altro aspetto di primaria importanza: cosa faranno di qui ad allora i commissari federali? In attesa insomma della risposta di Ancelotti, si darà o meno sostanza anche a soluzioni alternative, leggasi Mancini oppure Ranieri? La risposta è: no, si aspetta Ancelotti. Anche perché le sensazioni che si respiravano ieri pomeriggio in via Allegri erano di misurato ottimismo. L’affare non è fatto ma si può fare, eccome se si può. 

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