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Mancini, porte aperte per De Rossi e Buffon: «Se serve li chiamo»

Primo giorno di raduno a Coverciano per gli Azzurri. Il ct lancia l’allarme: «Certi giovani che stanno in panchina sono più bravi di alcuni stranieri che giocano titolari». Pellegri infortunato, subito via

FIRENZE - «La Nations League è importante, meglio delle amichevoli, il nostro obiettivo è giocarla bene e vincere il gruppo». Sono le parole del ct Mancini nel primo giorno di raduno a Coverciano in vista dell'esordio di venerdì al 'Dall'Ara' di Bologna contro la Polonia. «La stagione si era conclusa meglio, quasi tutti giocavano - ha spiegato il coach azzurro - In questo inizio qualcuno ha giocato poco in queste tre partite ma essendo giocatori di qualità recupereranno. Mai ci sono stati così pochi italiani, però dobbiamo cercarli e trovarli e per questo abbiamo chiamato giocatori più giovani per vederli e capire cosa possono darci in futuro».

«Certi giovani che stanno in panchina sono più bravi di alcuni stranieri che giocano titolari. Dobbiamo cercare delle soluzioni, e crediamo sia cosa buona e utile convocare qualche giocatore in più per farli ambientare in Nazionale – ha continuato Mancini -. Pellegrini in questo momento è in panchina, Cristante gioca poco. La speranza è che giocatori così possano trovare spazio nel prosieguo del campionato. All'estero i giovani giocano, non si fanno problemi se commettono errori e dopo dieci partite restano in prima squadra».

«Sono molto fiducioso, sono giocatori che hanno qualità tecniche e fisiche per fare una buona squadra. E sono curioso di vederli in Nations League, in partite più solide delle amichevoli dove sono in palio i tre punti. Se ho pensato a De Rossi? Ci ho parlato, fa parte di quei giocatori esperti che potremmo chiamare per le qualificazioni. È a disposizione, la cosa non gli crea problemi. Anzi è contento. Non c'è bisogno di vederlo e può giocare le partite decisive. Buffon? Il discorso vale anche per lui e per tutti quelli che giocano, anche se il nostro focus è su chi c'è adesso e chi potrà esserci il prossimo anno». Poi una battuta su Balotelli: «È dimagrito? Sì, di 8-9 grammi...» ha scherzato il 'Mancio'. Intanto il più giovane del gruppo lascia Coverciano: Pietro Pellegri, attaccante del Monaco classe 2001, rientra nel suo club per curare un infortunio. La decisione dopo gli accertamenti effettuati oggi a Firenze.

«La Juventus dimostra di essere ancora la più forte. Siamo all'inizio e le cose possono cambiare radicalmente in futuro. Le seconde squadre? Possono aiutare, chi non gioca nella prima può giocare nella seconda a certi livelli» ha concluso il ct azzurro. (in collaborazione con Italpress)

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