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Mancini: «Zaniolo è una mezzala. Insigne? È nella sua età migliore»

Il bilancio dell’avventura azzurra del ct: «Nicolò gioca in A da sei mesi, un calo fisico è normale. Lorenzo può fare di più, ma stia tranquillo»

ROMA - «Sono entrato in una delle situazioni più difficili negli ultimi 50 anni, dovevamo fare qualcosa non solo per un buon presente ma anche per il futuro». Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, ai microfoni di 'Tutti Convocati', su Radio24, facendo anche un piccolo bilancio sulla sua avventura in azzurro. «Ci sono dei momenti difficili, passano dei mesi tra una partita e l'altra, ma il lavoro sta dando i suoi frutti e siamo felici per il fatto che ci sia più gioia quando gioca la Nazionale - ha sottolineato l'ex fuoriclasse di Sampdoria e Lazio - Avrei trovato qualcos'altro ma la Nazionale è così importante per un allenatore che ci tenevo. Non ho vinto un Mondiale da giocatore, spero di riuscirci da allenatore. Siamo anche andati abbastanza veloci nel metter giù una squadra competitiva ma dobbiamo mettere a posto diverse cose per migliorare - ha aggiunto il 'Mancio' - Ma il percorso è stato fin qui buono. Giochiamo tanti palloni ma realizziamo poco per quanto creiamo, a parte nelle ultime due partite. Dobbiamo essere più bravi sotto porta e fare meno errori, un episodio può cambiare una partita».

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SU INSIGNE E ZANIOLO - La gara inaugurale di Euro2020 potrebbe disputarsi all'Olimpico: «C’è questa possibilità, dovremo essere bravi nelle prossime due partite, importanti ma non decisive, e avremo un anno per migliorare e arrivare agli Europei per giocarceli». Mancini ha anche parlato di qualche singolo: «Zaniolo? Di Francesco, dopo che l'abbiamo chiamato, l'ha fatto giocare ed è stato un bene per tutti. Lo vedo come l'ho conosciuto, da mezzala, e questo è il suo ruolo. Gioca in Serie A da sei mesi, è normale abbia anche un calo fisico, però credo sia un giocatore di grande prospettiva come Kean, che fisicamente è devastante, e Tonali. Insigne? Deve stare tranquillo. Per le qualità che ha può fare di più, è nella sua età migliore e riesce a capire tante cose. Nei momenti difficili bisogna abbozzare e continuare a lavorare, poi passeranno. Balotelli? Lo conosco troppo bene, aspetto che continui a migliorare - ha continuato Mancini - non solo sotto l'aspetto dei gol, perché ha qualità superiori nel campionato francese, ma deve anche lavorare e prendere meno ammonizioni».

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MESSI COME MARADONA - «Messi è al livello di Maradona. Una volta i marcatori picchiavano e nessuno vedeva, oggi è più semplice ma Messi è di un altro livello» ha aggiunto il mister azzurro che infine si è soffermato su Vialli e sulla possibilità di acquistare la Samp: «Non so che margini ci siano ma lo spero. Luca è un ragazzo perbene, conosce il calcio e in Italia farebbe benissimo». (Italpress)

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