Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Italia, traditi da un peccato di presunzione

Getty Images

I teppisti che hanno fischiato Donnarumma nei primi venti minuti sono gli unici che meritano la sconfitta. Non sono tifosi, e purtroppo non sono pochi, le loro urla scimmiesche fanno il paio con gli insulti di Firenze a Koulibaly e dicono quanto grande e diff uso sia il virus che infetta il calcio italiano, e non solo.

L’Italia che cade con ingenuità e con onore merita invece un abbraccio più grande di quello riservatole a luglio di ritorno dal trionfo di Wembley. L’immagine che la racconta è quella di Federico Chiesa, che s’invola in una fuga di settanta metri verso l’ignoto e poi porge il pallone a Pellegrini come un dono della tenacia e dell’altruismo. La sua è una squadra che ci ha creduto fino alla fine, oltre il confine delle proprie forze, cercando l’impresa impossibile. Ed è l’Italia da cui ripartire, facendo tesoro di questo schiaffo giunto dopo trentasette risultati utili, troppi per non perdere la via maestra.

Mancini dovrà riflettere sulle ragioni della sconfitta, e forse sull’ inconsapevole peccato di presunzione che l’ha prodotta. L’idea di giocare senza centravanti per contendere a centrocampo il primato del palleggio agli spagnoli ha funzionato quindici minuti. Poi Busquets è salito sul podio e con la sua bacchetta ha stregato la palla, portandola di qua e di là come solo loro sanno fare. Se il tiki-taka è nato da queste parti, ci sarà una ragione.

Senza un centravanti vero gli azzurri sono rimasti nella loro metà campo, storditi dal fraseggio dei rivali. Bernardeschi tra i due centrali iberici è parso subito un ostaggio che abbia smarrito ogni chance di fuga. E una cosa è chiedere a Insigne di propiziare il contropiede, un’altra di fare il contropiedista. L’idea di poter giocare meglio della Spagna si è rivelata un’illusione fatale, perché l’Italia ha smesso di fare l’Italia. E dalla Spagna è stata trafitta e messa nel sacco.

Da qui a un anno questo gruppo dovrà evolvere, cercando nuovi equilibri e nuovi protagonisti. Non si può pensare di affrontare il Mondiale con Chiellini e Bonucci. E ieri sera abbiamo toccato con mano che al momento non abbiamo niente di meglio di Chiellini e Bonucci.

Allo stesso modo l’equivoco del centravanti ci accompagna da troppo tempo. Le perplessità di Mancini su Immobile, confermate dalla non brillante prova del laziale nell’Europeo, non hanno prodotto un’alternativa credibile. È il primo punto nell’agenda del cittì. Dalla finalina per il terzo posto è il caso di verificare se Raspadori è il talento che può sbocciare. Provare per credere.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi