«Il progetto Mancini va avanti. Sono pronto alle critiche. Ma non c’è spiraglio per altri scenari. Anche politici». Nella notte più buia, Gravina con accanto un Mancini colpito a fondo, cerca la sua via di uscita. Sapendo che in questo momento il tecnico sta vacillando nelle sue convinzioni, la propone al movimento. Ma non sarà semplice attuarla. A partire da quello che il ct campione d’Europa ma caduto in una partita imperdibile, deciderà di fare nei prossimi giorni. Il paradosso di questi play off ci manda adesso a Konya, contro la Turchia, martedì prossimo, nella più assurda delle gare di spareggio senza valore, con la testa di tutti nel pallone. Giorni febbrili, nei quali in via Allegri dovranno essere pronti anche mettere in atto un piano B. Il contratto di Mancini, scadenza giugno 2024, rinnovato prima dell’Europeo, in questo momento è una delle soluzioni sul tavolo.
Le eventuali alternative a Mancini in caso di addio alla Nazionale
Le dimissioni manciniane sono però una possibilità. Gravina cercherà di capire se il tecnico è disposto a continuare con convinzione. In caso contrario, le piste da battere non sono molte. Il 2 giugno si gioca a Londra Italia-Argentina, rinata coppa intercontinentale per nazioni. Occorrono risposte rapide. La principale alternativa potrebbe portare a Fabio Cannavaro (più di Rino Gattuso), ricordando l’opzione mai scaduta nei confronti di Marcello Lippi dt. Futuribili azzardati e troppo anticipati, forse. Ma mai come in questo momento serve uno sforzo di realismo.