Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Italia, la gioia di Grifo e 3 calci alla malinconia mondiale: la strada è giusta

Getty Images

La vittoria sull'Albania premia le scelte di Mancini, illuminate da Verratti, ripagato dal bomber in stato di grazia del Friburgo e dalla splendida condizione dei napoletani Di Lorenzo, Meret e Raspadori. Il debutto di Fagioli, Pinamonti e del sedicenne Pafundi conferma la linea verde del ct che punta a un grande 2023 per cancellare l'amarezza dell'assenza a Qatar 2022

La gioia di Vincenzo Grifo, 29 anni, così orgoglioso di indossare la maglia dei campioni d'Europa, è l'immagine più bella della corroborante serata azzurra in Albania, coronata dalle rassicuranti informazioni sulla salute di Tonali, dopo la forte preoccupazione vissuta sul campo. E molte sono le altre buone notizie in arrivo da Tirana: la seconda doppietta in azzurro del bomber del Friburgo, miglior marcatore italiano in Bundesliga; la splendida condizione dei napoletani Di Lorenzo, Meret e Raspadori, riflesso dello stato di grazia dello squadrone di Spalletti; il 4-3-3 che ha funzionato benissimo con Grifo, Raspadori e il rientrante Zaniolo, al quale l'arena albanese porta sempre bene; l'esordio di Fagioli, Pinamonti e del sedicenne Pafundi (debuttanti n. 52, 53 e 54 della gestione Mancini): al gioiello dell'Udinese è bastata una manciata di minuti per capire come mai il ct l'abbia fatto diventare il terzo più giovane esordiente in Nazionale della storia; il ritorno di Chiesa. Poiché bisogna guardare avanti e smetterla di voltarsi indietro, al maledetto 24 marzo palermitano, tre calci alla malinconia mondiale hanno dato i ragazzi di Mancini, dove l'appellativo di ragazzi non è soltanto affettuosamente tenero: Pafundi, 16 anni; Scalvini, 18 anni e la disinvoltura del veterano, nonostante fosse alla prima partita da titolare; Gnonto, 19 anni; Ricci, 21 anni; Fagioli, 21 anni; Raspadori e Tonali, 22 anni; Bastoni, Pinamonti e Zaniolo, 23 anni; Chiesa, Di Marco e Meret, 25 anni. La linea verde di Mancini è destinata a pagare nel 2023, l'anno delle qualificazioni europee e della fase finale della Nations League, che certamente non è il Mondiale e sarà una parzialissima consolazione a livello continentale, ma, come ha detto Fagioli, lo sforzo comune è proteso alla costruzione di una grande Nazionale che punti a vincere l'iride nel 2026 non prima di tentare il bis europeo nel 2024.Con l'illuminata regia di Verratti, la strada imboccata da Mancini è quella giusta. Ora è questo ciò che conta.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi