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Hall of Fame Italia, Zola: "Napoli merita lo scudetto". E su Maradona...

L'ex trequartista parla al sito della Figc e si racconta tra presente e futuro

Gianfranco Zola entra nella Hall Of Fame del calcio italiano. L'ex talento e fantasista di Napoli, Parma e Cagliari ha ricevuto dalla Figc l'encomio per esser stato uno dei 10 più forti di sempre con la maglia della Nazionale, onore che possono vantare solo altri 3 grandi del calcio Azzurro: Baggio, Del Piero e Totti. Accompagnato da Zinedine Zidane, l'ex calciatore e ormai dirigente ha esordito: "La compagnia non è male, sono sorpreso e compiaciuto di ricevere questo riconoscimento". Zola ha inoltre dato il suo parere sulla situazione attuale di un calcio povero di trequartisti affermando: "Un tempo i giocatori venivano fuori dalla strada o dalla parrocchia, io sono tra quelli. Giocando in strada ti abitui a uscire dagli schemi, sei più creativo, mentre in un settore giovanile cresci in un ambiente più organizzato e strutturato. Dopo l’avvento di Arrigo Sacchi in Italia si è puntato di più su giocatori schematici che estroversi, questo ha portato dei benefici, ma è stata trascurata la creatività. L’ho appurato andando a giocare in Inghilterra, dove si lavorava molto meno sulla tattica ma si dava più spazio all’improvvisazione, al dribbling, favorendo così anche il ritmo e l’intensità di gioco"

Zola, la carriera e l'esperienza al Napoli

Gianfranco Zola ha ripercorso, durante la speciale giornata a lui dedicata, la sua carriera nata in un piccolo paese di 6 mila abitanti a pochi chilometri da Nuoro: “Giocavo da prima punta e non a caso una delle mie migliori stagioni è stata a Parma, quando ho giocato da attaccante o, come si direbbe adesso, da falso nove. Con la Torres ho iniziato a fare il centrocampista e non è andata male."  Zola ha continuato poi il suo discorso parlando dell'esperienza al Napoli e focalizzandosi sull'incontro con un estimatore speciale: Diego Armando Maradona. Il dirigente ha dunque affermato "Diego e Careca arrivarono quando la preparazione era già iniziata e così io e Massimo Mauro trovammo più spazio. Ebbi modo di farmi conoscere giocando da centrocampista e da mezza punta. Ho avuto la fortuna di vivere la festa scudetto a Napoli, è stato straordinario. Sarei estremamente contento se arrivasse il terzo Scudetto, la gente di Napoli se lo merita. So quanto sarebbe importante per loro"

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