Corriere dello Sport

LIVE

Il figlio d’arte Piá è la stella dell'Italia Under 17: "Ballo, dribblo e vinco”

foto
Il figlio d’arte Piá è la stella dell'Italia Under 17: "Ballo, dribblo e vinco” Getty Images

Contro il Portogallo conta di centrare la finale dell’Europeo: “Vogliamo dominare il gioco”

Per Samuele Inácio danzare è stato sempre un po’ come dribblare. Lo ha capito abbinando le sue passioni più grandi: la break dance e il calcio. Su entrambe c’è il marchio di papà Joao Piá, l’ex attaccante brasiliano tra le tante di Atalanta e Napoli che lo ha fatto crescere con un pallone in una mano e lo stereo nell’altra. Il giovane Samu è il trascinatore della Nazionale italiana Under 17 che stasera alle 20.30 (diretta RaiPlay e UefaTv) sfiderà il Portogallo nella semifinale dell’Europeo. Lo guardi e vedi un predestinato: maglia numero 10, 4 gol in 3 partite, giocate visionarie. E un sogno: «Alzare quella coppa». A Dortmund ha imparato cos’è l’ambizione. 

L’Italia U17 è campione in carica. Una pressione in più? 

«Direi più una motivazione. L’anno scorso i nostri compagni sono stati grandi, ora tocca a noi scrivere la storia». 

La vera forza di questo gruppo? 

«Accettare di fare tutti una corsa in più per l’altro». 

Lei è partito dall’Under 15.  

«La maglia azzurra è una seconda pelle. Ti abitua a giocare con i più forti e ti fa alzare sempre il livello del gioco». 

Cosa le ha insegnato suo padre? 

«L’umiltà. Dice sempre che il talento senza il lavoro non serve. Da lui ho imparato l’importanza di divertirsi giocando». 

A Napoli è ancora un idolo. 

«Napoli è la nostra seconda casa e in famiglia siamo tutti felicissimi per questo scudetto». 

I suoi riferimenti? 

«Neymar e Ronaldinho. Sono un italiano al quale piace giocare da brasiliano». 

Perché il Borussia? 

«Perché lì ogni giorno posso migliorare. Sto imparando anche il tedesco e lo stadio fa venire la pelle d’oca, spero un giorno di esordire». 

Come si batte il Portogallo? 

«Dominando il gioco, chiudendoli nella loro area». 

Il suo rapporto con il tecnico Favo? 

«Bellissimo. Per me è un maestro. Mi ha insegnato che l’io conta sempre meno del noi». 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi