"Dobbiamo andare al Mondiale tutto insieme. Non sono preoccupato. Sicuramente c'è la tensione per una gara importante, una partita in cui dobbiamo dare tutto per portarla a casa. C'è un Mondiale in ballo". Così Gianluigi Donnarumma all'antivigilia di Norvegia-Italia, valida per le Qualificazioni al Mondiale 2026. In conferenza stampa il capitano degli azzurri ha aggiunto: "Tutti qui sanno l'importanza di questa gara, non c'è nemmeno bisogno di dirlo. Siamo pronti. Siamo un po' in emergenza, ma riusciremo a trovare la quadra per andare lì e vincere la partita. Abbiamo cambiato un po' ma in generale dobbiamo essere tranquilli. Non può passare ogni calcio d'angolo, ogni calcio di punizione come uno stress enorme. A Dortmund abbiamo cambiato qualcosa e ora vedremo il da farsi contro la Norvegia, è una sfida da preparare bene".
Donnarumma: "C'è bisogno di equilibrio sotto tutti i punti di vista"
Nazionale senza equilibirio? La risposta è netta: "Bisogna trovarlo da tutti i punti di vista. Ho letto un po' di cose che non mi sono piaciute dopo Germania-Italia. Ho letto solo commenti negativi e anche da quel punti di vista per me bisogna trovare equilibrio. Siamo una squadra giovane che lotta sempre e può crescere tanto, ma siamo già a un livello forte. C'è solo da sostenere questa squadra perché ha giovani molto forti e un futuro eccezionale oltre che un allenatore fortissimo. Ci servirà il supporto di tutti gli italiani per fare grandi cose".
Luis Enrique, l'elogio di Donnarumma: "Con lui sono migliorato in tutto"
Dalla Nazionale al club, al "suo" Psg fresco vincitore della Champions League: "Luis Enrique ha dato grande tranquillità ed equilibrio, ci fa sentire tutti importanti. La tranquillità che ci trasmette anche nelle gare più importante è la sua qualità più importante. Con lui sono migliorato in tutto, anche su impegno e dedizione in ogni singolo allenamento. Stamattina il mio agente era nella sede dell'Inter? Non lo sapevo. Io sto bene a Parigi e poi la società deciderà per il rinnovo o meno. Io sono pronto a tutto, ma ora la mia prima opzione è Parigi perché sto bene, i tifosi mi vogliono bene e la squadra mi vuole bene. spero di restare tanti anni lì. Sono nel momento più bello della mia carriera? Sì, ci sono stati un po' di momenti difficili anche quando tornavo qui a giocare. Momenti di grande difficoltà morale. Quando torni qui, nel tuo Paese, e non vieni accolto come meriti non è facile. Ora sono contento di aver trovato fiducia, equilibrio e mentalità e sono contento di aver convinto tutti gli italiani".