"È stata la peggiore partita della nazionale degli ultimi 25 anni". Ci va giù pesante, Fabio Caressa. In un video pubblicato sulla propria pagina YouTube il giornalista di Sky attacca duramente la prestazione orrenda messa in mostra dalla Nazionale di Spalletti ieri in Norvegia. Un ko che complica maledettamente la corsa dell'Italia verso i prossimi mondiali nelle Americhe. "Lo dico chiaramente, non è perdonabile questa sconfitta, soprattutto per le nuove generazioni che rischiano di perdere il treno per il terzo mondiale di fila".
"Perché non convocare Mancini, Romagnoli e Zaccagni?"
Caressa è un fiume in piena e si sfoga contestando tutte le scuse che via via sono venute fuori soprattutto sui social da ieri sera: "Non ci sono i giocatori? E allora ci spieghino perché questo ostracismo nei confronti di Mancini, Romagnoli e Zaccagni. Ma perché non sono stati convocati? Vi ricordate gli Europei del 2016 con Conte in Francia? Con tutto il rispetto per Sturaro, Zazza, Giaccherini, Pellé e Eder, non mi sembra proprio che quei giocatori fossero più forti di quelli di adesso. Eppure loro giocarono con il coltello tra i denti come sempre andrebbe fatto. E questo atteggiamento è responsabilità di un selezionatore. Ricordo a tutti che la Norvegia non è il Brasile, pensate cosa poteva accadere se contro di noi avesse giocato ieri la Spagna o la Francia, il Brasile o l'Argentina. Antonio Musa è un giovane molto interessante ma quest'anno ha fatto tre gol in Bundesliga. Odegaard? Si parla bene di lui da quando aveva 16 anni ma Tonali ha giocato in Premier bene quanto lui. Il problema è che ieri sembrava che la squadra non avesse fiducia in quello che stava facendo. E’ passato un anno da Italia-Svizzera e non è cambiato niente, anzi le cose sono addirittura peggiorate. E in ogni azienda se dopo un anno di deficit non rientri nel budget, si tira una linea".
Caressa e l'ipotesi per il dopo Spalletti
Caressa parla del ct attuale e di un'evoluzione piuttosto zoppicante del calcio italiano: "Spalletti è un ottimo allenatore di campo e di squadre di club ma nessuno può fare tutto: è evidente che sia in difficoltà come ct. Lui, che è ottimo nel lavoro quotidiano, probabilmente quando è in Nazionale nei quattro mesi in cui non allena accumula troppo stress che poi butta fuori in pochi giorni. E questa cosa non funziona. Il nostro gioco? Per anni abbiamo presentato un calcio che non è nostro, ignorando il nostro dna: non è accettabile che la Nazionale italiana prenda tutti questi gol! L’Italia per tradizione non prende gol e ha delle difese quasi inviolabili. Non prendendo gol abbiamo vinto Mondiali ed Europei. Tutti i nostri successi sono stati creati così: non si può cambiare la scuola. Si può evolvere, sicuramente, ma non possiamo cambiare il nostro dna".
E quindi quali sono le soluzioni? Caressa ne mette sul piatto una manciata: "Bisogna cominciare daccapo ma il problema è che un programma di vero cambiamento riguarderà il Mondiale del 2030. Ora dobbiamo affrontare una emergenza per questo mondiale qua che rischiamo di nuovo di saltare. Cominciamo a cambiare le cose per davvero e non a presentare progetti che restano sulla carta. Io è dal 2014 che dico che bisogna cambiare le giovanili e il modo di allenare i giovani però non è cambiato nulla. Pensiamo al presente e facciamoci due domande: la squadra crede in quello che fa? Secondo me no. Il rapporto tra la squadra e Spalletti si è rotto? E’ probabile o almeno possibile. Queste sono sconfitte che pesano, dalle quali è difficile uscire con lo stesso atteggiamento del gruppo. Questi problemi, all’alzarsi dell’asticella, si riproporranno di nuovo anche se si dovesse vincere la prossima partita per 10-0. Bisogna parlarsi, discutere di questi temi difficili e, onestamente, capire se si può andare avanti o meno. Secondo me no, ma questa è una scelta che va fatta dall’interno e se non vogliono cambiare ci devono spiegare il perché e come vogliono cambiare le cose. Perché, ripeto, dopo un anno stiamo messi peggio della partita con la Svizzera all'ultimo Europeo. Chi potrebbe prendere il posto di Spalletti? Io ho un nome solo. Fossi in Gravina alzerei il telefono e chiamerei Claudio Ranieri".