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Italia Under 21, Di Biagio: «Io alla Roma? Sarebbe stupendo. Rispetto Luiz Felipe»

Getty Images
Il ct presenta i match con Austria e Croazia parlando, tra le altre cose, del proprio futuro professionale e del passo indietro dell'oriundo brasiliano

ROMA - Luigi Di Biagio presenta in conferenza stampa il doppio impegno degli Azzurrini contro Austria e Croazia. Il ct della Nazionale italiana Under 21 tocca vari temi, dai giovani "scippati" da Mancini nella selezione maggiore, fino al proprio futuro professionale (insistenti le voci sulla panchina della "sua" Roma), passando per il "no grazie" di Luiz Felipe, che ha scelto di giocarsi le proprie carte col Brasile. Intanto, Andrea Pinamonti ha dovuto lasciare il ritiro a causa di un infortunio accusato con il club di appartenenza. Al posto dell'attaccante del Frosinone, il ct degli Azzurrini ha chiamato Luca Vido del Perugia.

ROMA - Si parte dall'accostamento alla panchina della Roma: «Non so niente, non so da dove siano uscite queste voci ma l'essere accostato alla squadra della mia città è una cosa stupenda». E sul giallorosso Luca Pellegrini: «Fa parte dei 30 Under 21 ma non significa che non giocherà il mondiale Under 20. Lavoriamo per fare il bene nostro e dei ragazzi. Valuteremo se farli giocare l'Europeo o il Mondiale».

GLI "SCIPPI" - La Nazionale del "Mancio" è colma di elementi che sarebbero potuti essere utili alla causa di Di Biagio, quali Barella, Lorenzo Pellegrini, Chiesa, Donnarumma, Kean, Gianluca Mancini e Zaniolo: «La Nazionale A ha sempre la priorità. Con Mancini parliamo tutti i giorni. A giugno sceglierò la squadra più forte che potrò portare all’Europeo. Oggi è molto presto per capire chi farà parte del gruppo. La priorità è dare i giocatori alla Nazionale A. A giugno avrò tutti quei giocatori che potrò portare, perchè non dobbiamo dimenticare che la Nazionale a giugno avrà due partite fondamentali per l’Europeo del 2020. alutaremo con Mancini gli incastri giusti. Nella mia testa ci sono 15-16 giocatori che saranno sicuramente parte del gruppo. Poi ci sono 6-7 posti che si giocheranno in 10-12 giocatori. Ecco in questo momento io devo lavorare sulle seconde scelte».

IL NO DI LUIZ FELIPE - Fa discutere il rifiuto dell'oriundo brasiliano in forza alla Lazio: «Il ragazzo ha avuto un ripensamento, si sente più brasiliano che italiano. È una decisione da rispettare e ne prendiamo atto. Lui non ha rifiutato la convocazione, si è prsentato e ha esternato questo suo stato d’animo. Mi dispiace perchè volevo vedere in queste due gare se sarebbe potuto essere un giocatore utile alla causa. C’è da rispettare la sua scelta. Bisogna essere convinti al 100% di venire in Nazionale, se non lo si è giusto prendere certe decisioni».

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Ringrazio la Federazione Italiana Giuoco Calcio per le attenzioni che mi ha riservato nell’ultimo periodo, ma dopo una lunga riflessione necessaria per una scelta così delicata, pur essendo lusingato di poter indossare la prestigiosa maglia della Nazionale Italiana, ho deciso di competere per la casacca della Selecao. Un sentito ringraziamento va all’allenatore Luigi Di Biagio che con pazienza e sensibilità mi ha supportato in un momento così complicato della mia carriera. Il calcio è soprattutto una questione di cuore e sentimento e sono sicuro che la mia scelta verrà compresa.

Un post condiviso da Luiz Felipe Ramos (@luizfeliperamos27) in data: Mar 17, 2019 at 2:53 PDT

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