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Under 21: caro Gravina, perché Nicolato merita la conferma

Il contratto del ct scadrà il 31 maggio, tre settimane prima della fase finale dell'Europeo, alla quale l'Italia si è brillantemente qualificata sotto la guida del cinquantaseienne allenatore federale

Paolo Nicolato, 56 anni, tecnico federale, da tre anni alla guida dell'Under 21 dopo avere allenato le selezioni azzurre giovanili, è un benemerito del calcio italiano. In Serie A, la presenza media degli stranieri ha oscillato fra il 63 e il 65% nelle prime 20 giornate del torneo. Sul mercato di gennaio, il 71,9% dei nuovi arrivati risulta essere straniero. Si capisce perché il caparbio lavoro di ricerca dei talenti italiani di cui Nicolato è stato protagonista da quando ha assunto l'incarico, costituisca uno dei motivi per i quali egli merita la riconferma. Il suo contratto scadrà il 31 maggio, cioè tre settimane prima che scatti l'Europeo 2023 in Romania e in Georgia (le tre partite del girone azzurro saranno queste: 22 giugno, Italia-Francia; 25 giugno, Italia-Svizzera; 28 giugno, Italia-Norvegia).

Euro 2025, il girone degli Azzurrini

Nel frattempo, a Nyon è già stata tracciata la strada per l'Euro 2025: l'Italia è stata inserita nel girone con Irlanda, Norvegia, Turchia, Lettonia e San Marino. Fra i 55 giocatori che Mancini ha fatto esordire nella Nazionale maggiore, molti sono i ragazzi di Nicolato: fra questi, Bastoni, Frattesi, Locatelli, Raspadori, Scamacca; Bastoni Locatelli e Raspadori sono diventati campioni d'Europa nel 2021.

L'allarme lanciato da Nicolato

Al pari di Mancini, Nicolato non ha mai smesso di lanciare l'allarme sul depauperamento del calcio italiano in preda a una forsennata esterofilia. Partecipando al Social Football Summit, il ct dell'Under 21, a suo tempo affermò: "Un sistema che non ha a cuore i propri giovani è destinato a fallire, per questo se noi nel calcio non ci prenderemo cura dei giovani allora falliremo. La qualità non è altissima, fatichiamo a far arrivare i ragazzi a un livello alto come gli altri stati , tuttavia siamo bravi a trovare le soluzioni in grande difficoltà. Se vogliamo giovani che ci diano continuità dobbiamo fare una rivoluzione. Va trovata una soluzione tra sport e scuola, per i nostri figli è essenziali. Oggi il rapporto è conflittuale. Non è un tipo di soluzione che ci darà soluzione a breve termine, ma nessuno lo è. Se non inseriamo lo sport come una materia che merita ore e rispetto, insegnata da insegnanti specifici, sarà difficile cambiare rotta". Nicolato ha imposto la sterzata, superando mille difficoltà. Si è guadagnato sul campo il diritto alla conferma.

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