Diciamolo subito: Tommaso Baldanzi si aspettava di più. Dall'impiego con la Roma dove è stato utilizzato a sprazzi e probabilmente anche da Spalletti che non lo ha preso mai in considerazione. Ma il fantasista non ha mai perso le speranze, né il sorriso. E il gol decisivo (con annessa prestazione da migliore in campo) di ieri contro la Romania lo dimostra. Baldanzi non molla, anzi rilancia. E lo vuole fare trascinando l'under 21 il più lontano possibile, magari a sfiorare un trofeo che manca dal 2004. E le sue prestazione, ovviamente, non passeranno inosservate a Trigoria dove Gasperini dovrà valutare diversi profili in vista del ritiro.
Baldanzi, più ombre che luci. Ma Il futuro è da scrivere
E per convincere Gasp, Baldanzi è intenzionato a tagliarsi le ferie dopo l'Europeo. Perché sa che la stagione appena passata non basta a farlo partire tra i papabili titolari della nuova Roma. In campionato, infatti, ha giocato solo il 13% della gare da titolare per un totale di 814 minuti. Il bottino? Un gol e un assist. Poco, troppo poco considerato che Baldanzi è qui da gennaio 2024 e che è stato pagato quasi 15 milioni. Ma in questa stagione l'ex Empoli ha comunque mostrato segnali di progresso catturando la stima di Ranieri. Il giudizio finale, però, tocca a Gasperini che in quel ruolo ha già Soulé e Dybala e vorrebbe aggiungere un elemento che possa portare una doppia cifra il prossimo anno. Per questo di fronte a offerte ritenute soddisfacenti Baldanzi potrebbe anche partire.
Inizio col botto, e la Nazionale maggiore che osserva
Ovviamente l'Europeo in corso può cambiare le sorti, anche in vista di una cessione. L'inizio è decisamente incoraggiante. Sinistro potente a bucare Sava ed esecuzione perfetta, nel complesso, per l'1-0. Dopo aver rotto l'equilibrio, il romanista si accende ancora al 44': suo l'assist (dopo un recupero alto di Fabbian) che manda in porta Koleosho, a cui il palo nega la prima gioia personale in U21. Applausi al momento della sua uscita e la sensazione che anche contro Spagna e Slovacchia servirà tutto il suo talento per mascherare qualche difetto di troppo della squadra di Nunziata. Ma il messaggio di Baldanzi vale anche per il prossimo ct della nazionale maggiore. Perché a 22 anni il grande salto deve arrivare, soprattutto se di fronte non ci sono più Totti, Del Piero o Zola.