BARI - Giuseppe Mattera è uno che, visto il ruolo, i gol non deve farli fare. Ma il gigante ischitano, nella sua carriera, ne ha realizzati abbastanza. Domenica scorsa è tornato a segnare nella vittoria sull'Igea Virtus, mettendo fine ad un anno e mezzo di astinenza. "Felice per il gol, sentivo che avrei segnato. Ma soprattutto sono felice per la vittoria". La rete è arrivata come una liberazione.

VIZIO - Ha radici nel passato la sua prolificità (considerando la sua posizione in campo). Da quasi 10 anni: "Ne feci otto con l'Ischia Isolaverde. Ma fu una stagione veramente particolare. Battevo punizioni e rigori, quindi con più opportunità di segnare. La mia più bella stagione fu quella della promozione in B con il Benevento. Ma ora sono orgoglioso di giocare nel Bari, un club con 110 anni di storia. Che sorpresa i mille tifosi che ci hanno seguito in trasferta a Messina". Per il difensore il modulo non fa differenza: "Ho giocato spesso a 3 dietro, ma in serie D c'è la questione degli under che obbliga il mister a fare delle scelte".

MODELLO - Mattera si è sempre ispirato a Thiago Silva: "Un grande difensore moderno, tecnico e veloce. Io ho sempre avuto una grande carica agonistica, ma negli anni ho affinato il gioco con il pallone tra i piedi". Lui è un ischitano Doc come Brienza: "Siamo stati fortunati con De Laurentiis, che ha comprato grandi giocatori adatti a categorie superiori. Sono sicuro che con pochi ritocchi questa squadra potrebbe giocare tranquillamente in Serie C". Il Bari è lanciato con tre vittorie in tre partite, ma domenica arriva la Turris: "Bisogna fare attenzione, sarà una partita diversa. Loro hanno giocatori veloci e un attacco molto tecnico. Potenzialmente possono essere i nostri antagonisti. Vincere contro la Turris può rappresentare un gran passo in avanti".