SAN BENEDETTO DEL TRONTO - "Facendo seguito alle comunicazioni, solleciti e richieste di adempimento inviate nelle scorse settimane alla Società, evidenziamo come perduri l’insostenibile ed inaccettabile grave situazione che si protrae ormai da mesi. Tutti gli sforzi effettuati sono rimasti vani e, ad oggi, è impossibile è per noi continuare a svolgere l’attività sportiva in assenza di adempimento delle promesse fatte da parte del Club ed in assenza di qualsivoglia prospettiva finalizzata alla conclusione del campionato". E' la nota dei giocatori della Sambenedettese, diffusa tramite l'assocalciatori, nella quale i calciatori annnciano lo sciopero: "Abbiamo continuato ad onorare la maglia finché ci è stato possibile - prosegue la nota - attingendo alle nostre risorse personali ma, vista l’impossibilità di onorare i contratti di locazione nonché di provvedere al nostro mantenimento, annunciamo lo stato di agitazione e comunichiamo che, dalla giornata di domenica 5 marzo p.v., interromperemo tutte le attività sportive essendo diventato per noi impossibile e troppo oneroso continuare l’attività in assenza dei dovuti pagamenti da parte della Società". Il 5 marzo quindi, salvo nuovi e improvvisi sviluppi, la Sambenedettese non dovrebbe scendere in campo in occasione della gara con il Porto d'Ascoli. La nota si conclude così: "Dispiace per la città, per i tifosi e tutti i nostri sostenitori che ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto, avremmo voluto un finale di stagione completamente diverso". Non è un'assoluta novità al Riviera delle Palme: già nell'aprile 2021, quando la Samb militava in Serie C, i giocatori della squadra di allora avevano annunciato a loro volta uno sciopero.