Diego Armando Maradona ha sempre attirato l'attenzione per la sua personalità e il suo carattere fuori dagli schemi. E tra i tanti aneddoti rimasti nell'immaginario collettivo, è stata sua figlia ad aggiungerne un altro. Invitata al programma radiofonico Perros de la calle da Urbana Play, Dalma Maradona ha ricordato il giorno in cui suo padre ha cercato di sorprenderla con un regalo particolare e decisamente sorprendente. "Avevo 11 anni, camminavo per strada e dissi: 'Che bella macchina'. Come dire: 'Che bel cane'. Mancavano due mesi al mio dodicesimo compleanno. Quel giorno, il 2 aprile, arrivò. Mio padre mi chiamò e mi disse: 'Vieni in officina, c'è il tuo regalo, una sorpresa di compleanno'. Poteva essere qualsiasi cosa. Andai e trovai una New Beetle", ha raccontato l'attrice. "Ovviamente, glielo ho restituita. Gli ho chiesto perché avrei dovuto tenerla visto che non potevo usarla, avevo solo 12 anni", ha aggiunto.
Maradona ha regalato una macchina a sua figlia quando aveva 12 anni
Dalma Maradona ha così proseguito nel suo racconto: "Ha detto che, siccome una volta gli avevo detto che era una bella macchina, aveva pensato di regalarmela. Quando gli ho detto che non potevo guidarla, lui ha risposto: 'Beh, lascia che la guidino i tuoi amici'. Al che ho risposto che avevano la mia età. Quando gliel'ho restituita, la sua prima reazione è stata dirmi che ero cattiva". E ancora: "Mi ha dato dell'ingrata. Gli ho dato le chiavi e gliele ho restituite. Due mesi e mezzo dopo, ha capito cosa stavo facendo. Si è scusato e ha detto che capiva che avevo bisogno di qualcos'altro".
Riparte il processo per la morte di Maradona
Dopo l’annullamento del primo procedimento a causa dello scandalo legato alla giudice che stava girando segretamente un documentario sul caso, il processo per la morte di Diego Armando Maradona si prepara a ripartire in Argentina. Il tribunale d’appello di San Isidro, nella provincia di Buenos Aires, ha sorteggiato lo scorso giovedì 19 giugno, il nuovo collegio giudicante: sarà il Tribunale orale criminale n. 3, composto dai giudici Alberto Gaig, Alejandro Lago e Alberto Ortolani, a occuparsi della vicenda. Le parti avranno ora 15 giorni di tempo per presentare eventuali ricusazioni o obiezioni. In assenza di ostacoli, si potrà procedere con la fissazione della prima udienza per la presentazione delle prove e della lista dei testimoni.