MADRID (SPAGNA) - Si è alzato questa notte, con il pareggio tra gli egiziani dell'Al-Ahly e gli statunitensi dell'Inter Miami di Lionel Messi, il sipario sul nuovo Mondiale del Club. Un torneo che, secondo la visione del presidente della Fifa, Gianni Infantino, porterà alla globalizzazione del calcio. Chi non è d'accordo con questa idea è Jorge Valdano, ex giocatore e allenatore del Real Madrid. In un editoriale pubblicato oggi - domenica 15 giugno - sulle colonne del quotidiano iberico 'El País' il 'filosofo del calcio' ha espresso la sua dura opinione sulla competizione: "Il Mundialito? Dimostra come il denaro governa, e ci lascia con la percezione che il calcio stia crescendo, ma la sua anima soffre perché le sue radici si stanno indebolendo. Più che una dichiarazione d'intenti, il Mundialito rivela una dichiarazione d'interessi".
Mondiale per Club, Valdano non ci sta: "L'ignoto muove questo circo"
L'argentino ci va giù pesantissimo: "E' un torneo irregolare perché il divario tra i giganti europei e le squadre che rappresentano gli altri continenti è abissale - scrive -. Persino con il Sud America, che prospera con le nazionali perché molti giocatori affinano la loro bravura nelle squadre europee, ma non prospera con i club, dove invece giocano coloro che non hanno il talento per attraversare l'oceano. L'ignoto - sottolinea l'ex leggenda del Real Madrid - è il principale motore narrativo di questo circo. Viene da chiedersi: qualcuno ha pensato ai tifosi? Alcune partite sono attraenti e altre sgradevoli, ma non alzatevi dal vostro posto perché alla fine i migliori lotteranno per la gloria, per ciò che chiamiamo reputazione. Così, cadiamo nella trappola emotiva che il calcio sa gestire molto bene".