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Weah, McKennie e la visita surreale della Juve a Trump: "È stato strano, non avevamo scelta..."

Una delegazione del club bianconero è stata ospitata nello Studio Ovale: non sono mancati momenti di imbarazzo

Alla vigilia dell’esordio al Mondiale per Club, una delegazione della Juventus è stata ospitata nello Studio Ovale e ha assistito al discorso del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tra i calciatori bianconeri, posizionati alle spalle di Trump, erano presenti anche gli statunitensi Weston McKennie e Timothy Weah. Trump ha toccato diversi temi: ha parlato del  possibile attacco all’Iran e dei divieti di viaggio imposti dalla sua amministrazione. Dopo aver elogiato McKennie e Timothy Weah, definendoli “grandi calciatori americani”, gli ha chiesto lumi sulla possibilità che una donna potesse giocare con loro nella Juve. Il contesto generale ha provocato momenti di evidente imbarazzo.

Weah: "Non è stato divertente"

Dopo il successo per 5-0 contro l'Al-Ain, Weah non ha nascosto di essere rimasto spiazzato dalla situazione che si è venuta a creare: “È stato tutto una sorpresa per me, onestamente. Ci hanno detto che dovevamo andare e non avevo scelta. Mi ha colto di sorpresa, davvero. È stato un po’ strano, non è stato divertente. Quando ha iniziato a parlare di politica, dell’Iran e tutto il resto, è stato tipo: io voglio solo giocare a calcio, amico", ha dichiarato a The Athletic.

McKennie, le parole alla Bild su Trump

McKennie si era espresso su Trump in una precedente intervista alla Bild: “Non credo che Trump sia la persona giusta per il ruolo di presidente. Rimango fedele a queste parole. Credo che non capisca la responsabilità che ha verso l’intero Paese. Penso che sia ignorante. Non lo sostengo per nulla. Non credo sia un uomo che mantiene la parola. Ai miei occhi, si può anche definire razzista".

Juve, chi ha vistato lo Studio Ovale e ha incontrato Trump

A comporre la delegazione della Juventus alla Casa Bianca sono stati il proprietario del club John Elkann, l'amministratore delegato Maurizio Scanavino, il direttore generale Damien Comolli e il direttore delle strategie calcistiche Giorgio Chiellini. Tra i calciatori, affiancato da Igor Tudor, oltre a Weah e McKennie, era presenti anche Vlahovic, Locatelli, Koopmeiners e Gatti.

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