MILANO - La prossima potrebbe essere la settimana di Bonny. Perché manca davvero poco a trovare un’intesa tra Inter e Parma. E perché dovrebbe essere sufficiente un nuovo contatto (esiste già un appuntamento fissato tra i due club) per fare spuntare la fumata bianca. Insomma, l’operazione è davvero in dirittura d’arrivo. Il resto è nei piedi dell’attaccante francese, che dovrà giocarsi al meglio la sua chance in nerazzurro. Cosa manca, però, per chiudere? Innanzitutto colmare la distanza ormai minima tra domanda ed offerta. E poi l’accordo sulla formula dell’affare, che rischia di essere piuttosto articolato.
Bonny, la formula per l’acquisto
L’Inter ha già messo sul tavolo 22 milioni più bonus, attraverso cui arrivare a quota 25. Ma, a quella cifra, il Parma la vuole incassare senza attendere i premi. Con un piccolo rilancio da una parte e un piccolo sconto dall’altra, il punto di caduta è destinato ad essere raggiunto. Piuttosto, il club nerazzurro spinge perché la formula sia quella di un prestito oneroso con obbligo di riscatto legato ad una condizione pressoché scontata. Peraltro, i rapporti tra le società sono talmente buoni che difficilmente la richiesta di viale Liberazione verrà respinta. Già, ma la contropartita tecnica da inserire di cui tanto si è parlato? Il nome è quello di Sebastiano Esposito, ma il suo trasferimento in Emilia avverrebbe comunque separatamente e attraverso una cessione a titolo definitivo. Anche su questo fronte si sta ragionando sui numeri: la quotazione dell’attaccante che lo scorso anno ha giocato nell’Empoli in prestito si aggira attorno ai 7-8 milioni. Potrebbe essere alzata, però, per ottenere la quadratura complessiva. Anche per il secondo degli Esposito, dunque, tutto dovrebbe essere risolto la prossima settimana.
Inter, assalto a Hojlund
Con Bonny, l’Inter coprirebbe uno dei due vuoti lasciati in attacco da Arnautovic e Correa. Il secondo, al momento, è già stato occupato da Pio Esposito, ma la sua situazione resta in evoluzione. Nel senso che l’opzione più probabile è un prestito in una squadra di Serie A per poi ritornare alla base, perché l’Inter è convinta di avere in mano un “brillante” che ancora non ha toccato il suo massimo splendore. Esiste, però, pure l’eventualità che resti almeno fino a gennaio alla Pinetina. Una decisione in questo senso verrà presa anche in base a quello che accadrà con Taremi, che è ancora bloccato in Iran. L’Inter vorrebbe trovargli un’altra sistemazione ma gli ultimi avvenimenti hanno ulteriormente complicato questa strada. Piazzando l’ex Porto, comunque, scatterebbe l’assalto ad un altro attaccante, la vera e principale alternativa a Thuram e Lautaro. Nel mirino di viale Liberazione, come noto, c’è Hojlund. Ma il Manchester United, finora, ha fatto muro rispetto alla richiesta di un prestito con diritto/obbligo condizionato di riscatto: vuole una cessione a titolo definitivo per 45 milioni. I dirigenti, che hanno già incassato la disponibilità del danese, continueranno a lavorare per smuovere le resistenze dei Red Devils. Smentita invece la richiesta di informazioni da parte del club nerazzurro, quindi, per Rashford.