«La rosa dovrà essere competitiva per lo scudetto». L’ad della Juventus, Maurizio Scanavino, ha in mente una Juve in grado di tornare al vertice: «Si parte da una base molto buona, da una squadra forte, composta anche da giovani che hanno un anno in più di esperienza - sottolinea a Dazn - e questo il Mondiale sarà un altro bagaglio importante. Su questa rosa saranno fatti alcuni inserimenti nell'ottica di rinforzarla e renderla sempre più competitiva». Allora avanti tutta, innanzitutto, per Kolo Muani. La Juve fa sul serio e, tra un impegno e l’altro del Mondiale per club, tesse la tela con il Psg per trattenere il bomber anche dal 15 luglio in avanti. Tutti alla Continassa sono soddisfatti del rendimento e dell’atteggiamento del francese, così proseguono a ritmo serrato i contatti con i campioni d’Europa per arrivare al traguardo. La fiducia mostrata da Damien Comolli nei giorni scorsi ora deve essere tradotta nell’affondo decisivo, atteso a breve. Sia i bianconeri, sia i parigini sono impegnati negli Stati Uniti e ciò probabilmente può permettere di accelerare ulteriormente il dialogo. L’intenzione della Juve è chiara: allungare di un altro anno il prestito di Muani, non secco come avvenuto lo scorso gennaio ma con un diritto di riscatto fissato a 40-45 milioni.
Juve-Kolo Muani, la formula e i possibili problemi
Il nodo da sciogliere è proprio la formula perché, al netto del fatto che il Psg potrebbe voler monetizzare la crescita del giocatore che si è pienamente rilanciato da quando è in Italia, non c’è comunque chiusura da parte della società di Al-Khelaifi sull’idea di lasciarlo ancora alla Juve. C’è però da annodare l’affare nella modalità giusta e il Paris al momento chiede l’obbligo di riscatto a 50 milioni. Mosse e contromosse, quindi, abituali schermaglie di mercato. A pesare a favore della Juve è anche la volontà del giocatore che vuole restare a Torino come pubblicamente confermato dopo la doppietta all’Al Ain: proprio questo potrebbe rivelarsi un fattore decisivo. Potenziale problema? L’interesse del Chelsea, che si è messo alla finestra.
Juve, vertice per Vlahovic e David come obiettivo
Oltre a Kolo, il dg Comolli intende regalare un’altra punta di peso a Igor Tudor: la chiave qui è risolvere la questione Vlahovic, sempre più in bilico dopo la scelta di non rinnovare la scadenza 2026 e di non diluire su più anni il super stipendio da 12 milioni netti dell’ultima stagione di contratto. Il dentro o fuori è atteso a breve con un vertice tra la società e l’entourage del giocatore. Il problema è che latitano le offerte e che lo stesso Vlahovic finora ha rifiutato le lusinghe di Fenerbahce, Galatasaray e Arabia Saudita. Una pista potrebbe essere il Milan ma il capitolo ingaggio frena i rossoneri. La Signora, in ogni caso, continua a muoversi per non farsi trovare impreparata e rispondere alla sempre più probabile cessione: con Gyökeres che attende soltanto l’Arsenal e Osimhen indirizzato verso l’Al-Hilal, Comolli continua a tenere calda la pista che porta a Jonathan David. Il canadese è in uscita dal Lilla a paramentro zero e stuzzica non poco la Continassa: 25 gol e 12 assist in 49 presenze nella sua ultima stagione in Francia. Certo, nonostante sia svincolato, l’investimento si annuncia comunque significativo: David chiede un ingaggio da 7 milioni netti e un corposo bonus alla firma. Il piano B arriva dalla Premier League: i bianconeri valutano con attenzione Nicolas Jackson, centravanti classe 2001 del Chelsea, che ha firmato 13 gol e 6 assist in 36 presenze sotto la guida dell’ex bianconero Maresca. Il nodo? I Blues lo valutano 60 milioni.