Victor Osimhen è tornato a casa, in Nigeria, per riposarsi e ricaricare le pile, ma anche per fare beneficenza. Sorridente, tranquillo, tra serate con amici, tappe nei luoghi d’infanzia, l’affetto di un popolo che l’ama, insomma l’aria di casa. Il suo nome continua a essere al centro del mercato del Napoli, che aspetta solo la sua cessione per sbloccare una serie di opzioni. Non andrà al Liverpool, nemmeno alla Juventus e neanche al Galatasaray. Il futuro sembra sempre più indirizzato verso l’Arabia Saudita. Verso l’Al Hilal, che gli ha messo sul tavolo un’offerta da capogiro: contratto triennale da 40 milioni di euro netti a stagione, più un’opzione per un quarto anno, per un totale di 160 milioni in un quadriennio. Una proposta folle, che lo renderebbe uno dei giocatori più pagati al mondo. E soprattutto, una via d’uscita concreta per il Napoli, che spera così di incassare i 75 milioni della clausola rescissoria valida per l’estero, chiave per completare il restyling dell’attacco. Non solo per motivi tecnici, ma anche per una questione economica: liberarsi del suo stipendio e incassare una cifra importante permetterebbe al club di agire senza troppi pensieri sul mercato. Eppure, la scelta finale spetta sempre a lui, a Victor. L’attaccante ieri ha partecipato a Lagos a una partita di beneficenza organizzata dalla fondazione di William Troost-Ekong, capitano della nazionale nigeriana con un passato in Italia tra Udinese e Salernitana, ma ora in Arabia Saudita (Al Kholood). Quell’Arabia Saudita alla quale Osimhen ha già detto no a inizio mese, quando l’Al Hilal era pronto a pagare la clausola per portarlo al Mondiale per Club con Simone Inzaghi.
Osimhen ragiona, il Napoli aspetta. Il Galatasaray spera
Una decisione che ha congelato il mercato, prolungando l’attesa del Napoli, rendendola quasi straziante per il Galatasaray, che lo riaccoglierebbe a braccia aperte. Il vicepresidente del club turco, Abdullah Kavukcu, era stato chiaro: «Lo stiamo aspettando. Il nostro tempo sta per finire. Gli abbiamo offerto cifre migliori rispetto a quelle dei club europei». Dichiarazioni che hanno avuto un seguito. Il Galatasaray, secondo quanto riportato da tutta la stampa turca, avrebbe inviato un messaggio diretto a Osimhen: «Sei la nostra priorità in attacco. Abbiamo già raggiunto un accordo con il Napoli. Ma adesso tocca a te. Devi prendere una decisione, il prima possibile. Se questa situazione si prolunga, sarà un problema per noi. Dopo le tue vacanze, siediti al tavolo con noi e parliamone. Definiamo il trasferimento, positivo o negativo che sia». La risposta, finora, è rimasta sospesa tra le onde di un’estate africana. Intervistato da un canale YouTube in Nigeria, qualche giorno fa, non si era sbottonato: «Al momento sono concentrato sulle vacanze, mi sto riposando. Vedremo cosa succederà». Nessun indizio, nessuna conferma. Solo una verità implicita: il tempo stringe, ma a quanto sembra non per lui. Stringe per il Napoli, per il Gala, per gli arabi. L’attesa non potrà durare ancora a lungo, ma se Osimhen deciderà di accettare l’offerta saudita, allora la porta si aprirà. Non ci sarà bisogno di trattative, né di giochi al ribasso. La clausola da 75 milioni parla chiaro. Basterà un bonifico - o una rateizzazione - per scrivere la parola fine su una storia che è stata bella e vincente, ma che si è deteriorata con il tempo.