TORINO - Tra Mondiale e mercato. Sono giorni fittissimi per la Juve, tra campo e futuro, così la sfida con il Manchester City si interseca con le trattative per regalare a Tudor i rinforzi in attacco. Il direttore generale, Comolli, e il suo braccio destro Chiellini hanno raggiunto nuovamente la squadra in Florida e, oltre ad assistere al big match con i Citizens, saranno impegnati a plasmare la Juve che verrà. La priorità è l’attacco e quindi il tema bomber: l’erede di Vlahovic potrebbe essere Jonathan David. Il centravanti canadese ha già aperto alla possibilità di trasferirsi in bianconero, compiendo un primo passo importante verso la Signora. Adesso spetta alla dirigenza juventina e all’entourage del giocatore, in uscita da svincolato dal Lilla, trovare la quadratura del cerchio.
Il contratto per David
Per David è pronto un contratto pluriennale (tre o quattro anni) a 6 milioni più bonus a stagione ma per allestire l’affare serve superare qualche ostacolo non indifferente dal punto di vista economico. Il bonus alla firma e sopratutto le commissioni agli agenti, che chiedono 15 milioni per portare al traguardo la trattativa. Si lavora quindi su questo fronte per ammorbidire le richieste e dare una bella sforbiciata. Comolli spera di poter fare in fretta anche per respingere potenziali insidie (Premier League e la solita Arabia Saudita) e tiene aperte comunque altre piste: la principale riguarda Nicolas Jackson, centravanti senegalese del Chelsea, valutato però 60 milioni dai Blues. Parallelamente prosegue il confronto con il Psg per rinnovare il prestito di Kolo Muani: la Juve vorrebbe una formula con diritto di riscatto (tra i 40 e i 50 milioni) mentre i campioni d’Europa puntano all’obbligo. Fondamentale potrebbe rivelarsi la volontà di Randal che, negli ultimi giorni, ha ribadito di trovarsi bene a Torino e di voler restare.
La pista per Sancho
Un ulteriore approfondimento è atteso anche sul fronte Sancho, per il quale la Juve è tornata alla carica un anno dopo il tentativo infruttuoso della scorsa stagione. Comolli ha pronto un nuovo contatto telefonico sia con il Manchester United, che è pronto a lasciar partire l’esterno inglese, per trovare la quadra sulla formula dell’affare (i bianconeri pensano a un prestito con diritto di riscatto o con obbligo condizionato alle performance del giocatore), sia con l’entourage di Jadon perché serve l’intesa sull’ingaggio che ai livelli attuali, circa 15 milioni, è fuori dai canoni bianconeri. Sul fronte esterni, inoltre, è sempre in ballo il riscatto di Conceiçao dal Porto: il club portoghese non arretra dalla richiesta di 30 milioni e, dopo la prima offerta leggermente più bassa della Continassa che è stata rispedita al mittente, adesso tocca al suo agente Jorge Mendes smussare gli angoli per provare ad arrivare a una soluzione positiva. Un aiuto dal punto di vista economico potrebbe arrivare dall’addio contemporaneo di Mbangula e Weah che stanno trattando il passaggio al Nottingham Forest. La Juve incasserebbe 22-23 milioni più bonus complessivamente; restano da definire gli aspetti contrattuali dei due giocatori mentre nelle ultime ore si è registrato un interesse del Monaco per Weah.
La difesa
Altro capitolo ampio del mercato bianconero riguarda la difesa. Sugli esterni, i nomi forti sono Wesley del Flamengo e Piquerez del Palmeiras, senza dimenticare Miguel Gutierrez del Girona e Nuno Tavares della Lazio. Per il reparto centrali, piacciono Balerdi del Marsiglia e Aguerd del West Ham.