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Fattore Sucic: la riscoperta del dribbling fa felice l’Inter

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Fattore Sucic: la riscoperta del dribbling fa felice l’Inter Inter via Getty Images
Abilità tecniche e forze fisiche: garantisce nuove caratteristiche al centrocampo nerazzurro. Ora il Fluminense

Petar Sucic alza i giri del motore. In casa Inter il nuovo innesto a centrocampo ha cominciato ad accelerare, come si è visto nel match contro il River Plate dove è riuscito ad avere un ottimo impatto da subentrato nei 28’ disputati. Sprazzi delle sue ottime capacità e la giusta personalità per imporsi in un reparto delicato, tra l’altro in un match reso ancor più ostico dalla bagarre fisica degli avversari. L’ex Dinamo Zagabria contro gli argentini ha cambiato registro rispetto ai 22’ contro il Monterrey e ai soli 5’ contro gli Urawa Reds, quando Chivu lo aveva lanciato nella mischia per agevolare sul campo il suo ambientamento nel mondo nerazzurro. Alla terza occasione Sucic ha risposto presente, lasciando intravedere ottime prospettive in vista della prossima stagione con la possibilità di sfruttare al meglio il torneo in corso in America per velocizzare il suo inserimento in un mondo tutto nuovo rispetto al grado di difficoltà affrontato in Croazia.

Sucic doppio jolly

Senza dimenticare che ha solo 21 anni e dunque grandi margini di miglioramento ulteriore, il centrocampista classe 2003 può davvero diventare quel giocatore in mezzo al campo che all’Inter mancava ormai da un po’. Ha stupito la sua duttilità, la sua abilità nel mescolare qualità tecniche ad abilità fisiche per offrire a Chivu diverse possibilità in termini di gioco, impostazione e sortite offensive. Al momento del suo arrivo in molti hanno ricordato l’esperienza del suo connazionale Brozovic, ma l’accostamento più azzeccato è quello con un altro croato, ossia Mateo Kovacic, passato da Milano ormai più di una decina di anni fa. Sucic è in grado di cambiare passo e andare via in dribbling, come ha dimostrato sia con l’assist a Pio Esposito che ha spezzato la resistenza del River Plate sia con l’imbeccata in favore di Mkhitaryan. Questa fase non può che essere di apprendimento, il calcio italiano servirà a farlo crescere ulteriormente, ma certi lampi lasciano ben sperare per il futuro del centrocampo interista. 

E ora il Fluminense: Sucic è pronto

Dopo il volo di giovedì da Seattle a Charlotte, ieri Chivu ha concesso ai suoi una giornata di riposo per smaltire la fatica accumulata con 3 partite disputate in soli 8 giorni al Mondiale per club. Verificate le condizioni di Thuram e Frattesi, che ieri si sono allenati. In ogni caso la situazione del romano può schiudere spazi ulteriori per Sucic, pronto a essere protagonista anche lunedì contro il Fluminense agli ottavi di finale. Adesso che ha rotto il ghiaccio Chivu si aspetta conferme dal croato, che può dare il suo contributo sia in fase di proposizione sia in fase di rottura, adeguandosi all’andamento del match. Per l’ex Dinamo Zagabria è stato effettuato un investimento importante, da 14 milioni più bonus, e proprio Sucic può diventare uno dei nuovi punti fermi in un reparto alle prese con i guai fisici (e le voci di mercato) di Calhanoglu e l’età che avanza del trentaseienne Mkhitaryan. La partita della svolta c’è già stata e adesso bisogna dare un seguito, a partire già da lunedì sera nel match da dentro o fuori con i brasiliani. 

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