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Koulibaly, il volo dell'araba fenice: così il difensore dell'Al-Hilal è rinato con Inzaghi

Reduce da una stagione non esaltante, l'ex Napoli è stato decisivo nella vittoria contro il Manchester City negli ottavi del Mondiale per club: tutti i dettagli

Come l’araba fenice rinasce dalle sue ceneri in un battito d’ali, Kalidou Koulibaly si è messo alle spalle le difficoltà di una stagione non esaltante con un colpo di testa. Il marchio di fabbrica della casa - il ricordo va a quello leggendario che decise Juventus-Napoli 0-1 nel 2018 - che ha aiutato l’Al-Hilal a battere la corazzata Manchester City e a scrivere la storia. Non solo del calcio saudita - quella del club di Inzaghi è la prima vittoria di un club asiatico contro uno europeo in una competizione ufficiale - ma anche personale: Koulibaly è diventato il primo marcatore senegalese nella storia delle competizioni intercontinentali per club. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile contro una delle migliori squadre del mondo e volevamo mostrare le nostre idee, il nostro talento e la nostra forza - ha detto a fine partita senza nascondere l’emozione -. Abbiamo giocato un’ottima gara e abbiamo sfruttato le nostre occasioni. Volevamo dimostrare che l’Al Hilal ha la forza e il talento per essere qui e abbiamo dimostrato una grande mentalità».

Koulibaly, gol storico contro il Manchester City

Sembra lontanissimo il deludente terzo posto in campionato di quest’anno e soprattutto la sconfitta contro l’Al-Ahli nei quarti di Champions asiatica, che causò anche l’esonero del tecnico Jorge Jesus dopo un’annata non all’altezza della precedente, quando l’Al-Hilal praticamente chiuse il campionato a febbraio e fissò il nuovo record mondiale di vittorie consecutive: ben 34 di fila. L’impatto di Inzaghi e la vetrina del Mondiale per Club hanno cambiato le cose: Koulibaly si trova più libero e a suo agio con un maggiore coinvolgimento di Ruben Neves in ogni fase dell’impostazione, e lunedì notte l’ha fatto vedere al mondo. L’Arabia Saudita ha salutato l’impresa con un entusiasmo paragonabile a quello visto dopo la vittoria contro l’Argentina al Mondiale 2022. I tifosi si sono appostati fuori dall’hotel per salutare la squadra e inneggiare al loro idolo Kalidou. Che nel frattempo resta attivo su più fronti: oltre a mandare avanti il progetto della sua associazione Capitaine du Coeur per la costruzione di un ospedale pediatrico in Senegal, di recente Koulibaly ha intrapreso un master in sport management presso una prestigiosa università italiana.
La concentrazione è sempre massima e venerdì sera lo aspetta la sfida contro il Fluminense. Unica nota stonata, se così si può dire, è che a questo punto sembra improbabile la sua presenza alla partita di addio di Marek Hamsik, amico e compagno ai tempi del Napoli, sabato a Bratislava. Ma la sua assenza sarà più che giustificata.

 

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