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Trentadue anni fa Italia-Brasile 3-2

LaPresse
Altro che Maracanazo del '50, il vero trauma per i brasiliani è da sempre l'eliminazione del più forte Brasile di sempre dai Mondiali dell'82. Decisiva la sconfitta con l'Italia per 3-2, che avvenne il 5 luglio dell'82. Nel museo del futebol di San Paolo non c'è traccia di quella partita
SAN PAOLO - Nel museo del Futebol di San Paolo ci sono immagini del Maracanazo del 1950, dal pallone usato in quel famoso Brasile-Uruguay che segnò la grande beffa di un popolo ai documentari, dalla radiocronaca affranta di Ary Barroso alle immagini dei gol di Schiaffino e Ghiggia, i "carnefici" del Maracanà. Ma c'è solo una foto a ricordare quello che rappresenta il vero trauma per i brasiliani: l'eliminaziona della Seleçao dai Mondiali dell'82 per mano degli azzurri, il 5 luglio.In questo formidabile museo ricavato all'interno del vecchio stadio Pecaembu, dove si disputò una partita dei Mondiali del '50, sono in mostra decine di cimeli della storia del calcio brasiliano, e dunque mondiale. Dagli scarpini del 1930 al pallone del Maracanazo, dalle foto del 2010 ai documentari del '70. L'82 è relegato solo in un angolo, con una frase che liquida quel "disastro" sportivo a un "destino che volò via come un canarino solitario". I tre gol di Rossi che annichilirono quello che è considerato il più bel Brasile di sempre, in cui giocavano insieme Junior, Cerezo, Falcao, Socrates, Zico ed Eder. Ancora oggi i brasiliani continuano a ripensarci con dolore: una squadra irripetibile, ma che si rivelò battibile. 

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