MAICON TITOLARE. COLOMBIA A TRAZIONE ANTERIORE - Scolari deve rinunciare allo squalificato Luiz Gustavo, sostituito da Paulinho. Resta fuori anche Dani Alves, che paga lo scarso stato di forma, per inserire a furor di popolo l'energia e la qualità di Maicon. Pekerman (Dopo Sampaoli, ct del Cile, un altro tecnico argentino sulla strada brasiliana) se la gioca: conferma di Teofilo Gutierrez davanti con James Rodríguez in appoggio, Cuadrado e Ibarbo sugli esterni, Guarin a centrocampo. A trazione anteriore.
THIAGO SILVA, IL GOL DEL RISCATTO. REAGISCE CUADRADO - Neanche sette minuti e lo stadio di Fortaleza è già in estasi: Neymar si invola sulla sinistra, Zapata ci mette una pezza, è corner. In tre vanno a contrastare David Luiz che salta a vuoto, Thiago Silva appostato sul secondo palo la butta dentro di ginocchio anticipando Sanchez: è il gol che riscatta il capitano della Seleçao, sotto accusa in patria dopo le rivelazioni sulla sua rinuncia a battere il rigore negli ottavi di finale contro il Cile. Colombia in svantaggio per la prima volta nel Mondiale: prova a scuoterla Cuadrado, sinistro velenoso dal limite che scuote l'esterno della rete.
OSPINA-HULK, IL DUELLO DEL PRIMO TEMPO - Il Brasile vola nel catino giallo del Castelao, la Colombia non copre le fasce che diventano praterie per i verdeoro. A destra Maicon si fa pericolosissimo con le sue discese, dall'altra parte Hulk è inarrestabile: prima soffia palla a James Rodríguez dopo un corner e scarica in area piccola un pallone perfido spazzato via da Zapata che anticipa David Luiz, poi triangola con Neymar in velocità e si trova solo davanti a Ospina che gli respinge il diagonale. È l'inizio del duello personale tra i due, l'attaccante ci riprova pochi minuti più tardi sempre dalla stessa posizione trovando ancora il portiere avversario reattivo sul suo rasoterra.GIOCO DURO, JAMES RODRIGUEZ EVANESCENTE - Tanti contrasti al limite della scorrettezza, lo spagnolo Velasco favorisce il gioco duro e lascia correre spesso: le urla del pubblico arrivano più per gli interventi difensivi di Fernandinho e David Luiz che per le giocate di fino, con Neymar che si nota solo per la mira imprecisa su punizione e James Rodríguez per l'assenza dal cuore del gioco: El Bandido è quello che manca ai Cafeteros per risvegliarsi da un sonno quasi mortale.
IBARBO FUORI. THIAGO SILVA, NIENTE SEMIFINALE - Dentro Adrian Ramos per Ibarbo, la mossa di Pekerman per ribaltare l'inerzia della partita. Ma il gioco non decolla, continuano gli interventi fallosi e ogni manovra viene spezzata dal fischio dell'arbitro. La nota dei primi venti minuti della ripresa è l'ingenuità di Thiago Silva che prova a rubare palla a Ospina impegnato nel rilancio: giallo da regolamento, è l'ammonizione che gli farà saltare la semifinale.YEPES IN GOL MA A GIOCO FERMO. DAVID LUIZ, UN GIOIELLO CHE VALE IL 2-0 - La Colombia tira fuori il coraggio e lentamente si prende la partita a centrocampo, trovando anche il gol del pari con Yepes che risolve una mischia furibonda in area: ma la rete si gonfia a gioco fermo per un fuorigioco fischiato in precedenza. Proteste veementi dei colombiani ma non c'è tempo di sul ribaltamento di fronte arriva anche la beffa: punizione per il Brasile da distanza quasi impossibile, David Luiz si inventa un piattone potente e preciso che sorprende Ospina, non impeccabile, e si infila sotto la traversa per il raddoppio dei padroni di casa. Delirio giallo, Yepes ancora rabbioso protesta con Velasco e si vede sventolare in faccia un cartellino dello stesso colore di chi lo sta mandando fuori dal Mondiale.
JAMES RODRIGUEZ RIAPRE TUTTO - Colombia sull'orlo del ko, Pekerman prova la carta della disperazione cambiando il centravanti: fuori Rodríguez, dentro Bacca. Il Brasile si fa di nuovo pericoloso, con gli avversari tutti lanciati in avanti sembra solo questione di tempo prima del colpo di grazia: Neymar di sinistro sfiora il tris, e solo Yepes ferma O'Ney in un uno contro uno che poteva essere mortale per l'ultima fiammella di speranza, flebile ma ancora accesa nel cuore dei colombiani. Ancora accesa, e improvvisamente ravvivata a dieci minuti dalla fine da un lampo di Bacca che si inserisce in area e salta Julio Cesar, costretto a stenderlo: rigore ineccepibile, dal dischetto è il numero 10 della Colombia che si prende la responsabilità di battere, spiazzando il portiere nonostante l'inquietante insetto che gli si posa sulla spalla e firmando così il suo sesto centro mondiale, capocannoniere assoluto della competizione.IL BRASILE REGGE L'URTO MA NEYMAR ESCE IN BARELLA - Entra anche Quintero per un esausto Cuadrado, è il tutto per tutto colombiano che Scolari cerca di arginare inserendo Ramires per Hulk, Hernanes per Paulinho e addirittura Henrique per Neymar quando il numero 10 brasiliano viene abbattuto da Zuniga ed è costretto a lasciare il campo in barella urlante di dolore, a pochi istanti dal novantesimo, accompagnato dalla paura di tutta una nazione. Ma la paura evapora via dallo stadio dopo cinque lunghissimi minuti di recupero, per essere superata da un'altra emozione: quella della speranza di laurearsi campioni del mondo nel proprio paese, cancellando per sempre il Maracanaço. Il sogno lucido del Brasile continua, e ha i colori del verde e dell'oro.