Lo "Special One" difende l'argentino: «È facile rispettarlo quando vince, non lo è quando perde. Per me Pelè è Pelè e Maradona è Maradona. Non mi piace paragonare giocatori di differenti generazioni»
La Redazione lunedì 14 luglio 2014, 17:43
ROMA - José Mourinho si schiera dalla parte di Messi. Non piacciono allo "Special One" le forti e numerose critiche arrivate nei confronti del numero 10 dell'Argentina dopo il ko in finale contro la Germania:
"È facile rispettarlo quando vince, non lo è quando perde - ha detto il manager del Chelsea a 'Yahoo' -
. È ancora un giocatore storico. Non ha bisogno di essere campione del mondo per essere un grande giocatore, specialmente in questi ultimi 10 anni. Per me Pelè è Pelè e Maradona è Maradona. Non mi piace paragonare giocatori di differenti generazioni. Forse perché appartiene alla mia stessa generazione, ma per me Maradona è Maradona". Mourinho se la prende invece contro Alejandro Sabella, ct dell'Argentina, soprattutto per la sostituzione di Lavezzi al termine del primo tempo:
"Posso solo pensare a un infortunio. Nel primo tempo l'Argentina ha giocato con un 4-4-2 così compatto che Messi poteva addirittura camminare in campo, avendo poi gambe fresche ed energie quando aveva la palla tra i piedi".
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