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Mondiali, Maradona chiede scusa: «Non sapevo che non si potesse fumare»

Il Pibe de Oro ha assistito all'esordio dell'Argentina con un sigaro in mano

ROMA - Quando Diego Armando Maradona è in tribuna, diventa un'attrazione parallela alla partita. Il suo modo intenso di vivere il match è uno spettacolo che le telecamere vanno a cercare costantemente. Il Pibe de Oro oggi si è presentato a Mosca per l'esordio dell'Argentina e ha sofferto per la gara apatica degli uomini di Sampaoli contro l'Islanda. In uno stadio dove campeggiavano ovunque i divieti di fumo, Maradona ha pensato bene di non mollare un secondo il suo sigaro. Un'infrazione che non poteva passare inosservata: sono state molte le proteste e Diego è stato costretto a chiedere scusa sui social. «Oggi è stata una giornata negativa per gli argentini, c'era tanta tensione per il debutto. Ognuno ha il suo modo di essere e sentire le cose. Onestamente non sapevo che non si poteva fumare nello stadio, mi scuso con le persone e l'organizzazione». 

L'INCORAGGIAMENTO - Il post su Facebook si chiude  con un «Vamos Argentina» che conferma la vicinanza nei confronti dell'Albiceleste già espressa in precedenza con il ricordo di un precedente favorevole: «Iniziammo un Mondiale perdendo, non pareggiando. Fu al debutto di Italia '90 e, nonostante i gravi infortuni, nonostante tutto, arrivammo fino alla finale di Roma, grazie a Goycoechea e al sacrificio di tutti i ragazzi. Continuiamo a incoraggiare, forza Argentina!!!».

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