NAPOLI - Messi così, uno sull’altro, fanno ottantatré milioni di euro: eccolo là il mercato del Napoli, spalmato tra difesa, centrocampo e anche attacco, racchiuso tra i guanti di Meret e di Karnezis, la versatile fisicità di Fabian Ruiz e la genialità di Simone Verdi, una spruzzata di freschezza per una squadra da ritoccare, non certo da rivoluzionare, aspettando altro. Rimessi così, dopo il prossimo bonifico, faranno novantacinque milioni di euro: perché poi bisognerà aggiungerci la possente e vigorosa falcata di Stefan Lainer, il primo uomo di una svolta destra che può finire lì o magari prevedere anche altro, chi può mai dirlo?

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IDEA MEUNIER - Ma il mercato è anche altro, ovviamente, una fascio di luci ed ombre misteriose nel quale è complicato avventurarsi: l’ultima eco arriva da Parigi, sa di richiesta di Giuntoli al suo amico Antero Henrique, il diesse del Psg, su Thomas Meunier (27 a settembre) e una raccomandazione ben precisa, congelare qualsiasi altra chiacchierata con eventuali concorrenti. Meunier ricompare all’orizzonte del Napoli - a due anni dalla prima infatuazione - per cautela: Elseid Hysaj ha la clausola in scadenza in giornata ma l’arrivo di Sarri sulla panchina del Chelsea non vieterebbe assolutamente di intavolare una trattativa sempre sulla base dei cinquanta milioni previsti dalla cosiddetta “rescissoria”. Ma il Napoli guarda anche in casa Francia, anzi in Germania: Benjamin Pavard, 22 anni, centrale dello Stoccarda che in nazionale gioca a destra.

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